Spannolinamento tagged posts

Spannolinamento: differenze tra primo e secondo figlio 

È un po’ che non vi aggiorno sulla vita della piccoletta. Magari vi state chiedendo se poi i terrible two sono passati. Ma certo amici, ve lo dicevo, prima o poi passano. E infatti noi ora siamo entrati nella fase dei terrible three! Che meraviglia, eh? Devo ammettere che siamo un po’ in anticipo, in effetti, ma si sa come sono avanti queste nuove generazioni.

Abbiamo tolto il pannolino. Dopo una prima fase piuttosto terrificante, lo spannolinamento ha avuto un improvviso sviluppo positivo, con qualche piccola variazione sul tema.

Lei la pipì la fa solo in pochi selezionati bagni che hanno superato specifici test. No, non igienici, come potreste pensare. È una questione puramente affettiva. Lei, come dire, al rapporto di fiducia con la tazza del water ci crede. E chi siamo noi per contraddirla?

Ad oggi, affetto e stima della piccoletta sono diretti esclusivamente a pochi e intimi wc: casa nostra, quella dei nonni, il nido. Bar e ristoranti sono fuori discussione. Il prato? Che orrore, siete degli incivili a smutandarvi così, a cielo aperto. Va da sé che, quando siamo in giro, il “devi fare la pipì” è il sottofondo costante che ci accompagna ovunque. In effetti, a ben pensarci, la domanda è alquanto inutile visto che, se anche rispondesse di sì, non avremmo modo di soddisfarla. Perciò, fondamentalmente, quando siamo fuori lei o se la tiene a oltranza o se la fa addosso. Quando si dice uno spannolinamento di successo, eh?

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Di rituali della buonanotte e piccoli incidenti notturni #mammanonéunproblema

drynites

La lettura della buonanotte è da sempre il cardine dei nostri rituali serali. Lo era quando la Marmocchia era poco più che un fagottino di ciccia e facce buffe, zero capelli e poche parole, se si escludono gli uh di stupore che faceva davanti a una nuova pagina di un nuovo libro. E lo è ancora oggi che lei ha una chioma fluente, una parlantina inarrestabile e, ahimè, zero ciccette da strapazzare prima della nanna. 

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Che gli leggo al pupo? Qualche idea di lettura

Quando ho aperto questo blog qualcuno molto saggio mi ha detto “Apri un blog che parla di maternità? Ti ci vedo proprio. Vedrai che fra un anno ti ritrovi a parlar di libri“.

Ovviamente allora risposi con un convintissimo mavalaaaa. E infatti oggi sono qui a parlarvi di tre libri (marmocchi per giunta) che trovo meravigliosi. E tanto per dare un’ulteriore smentita a quel tale, sono anche ad annunciarvi grosse novità nella pagina delle recensioni.

Oltre alle letture da mamma (a proposito, a breve nuove recensioni), ho aggiunto una paginetta con i suggerimenti di lettura per marmocchi, in cui troverete già alcuni titoli.

Qualche piccola precisazione prima di parlarvi dei tre libri che di recente hanno conquistato il cuore marmocchio:

1...

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(Ri)habemus bagno

Reduce da una short edition di “anche io  avevo una vita interessante, epperò non so dov’è finita”, ovvero aperitivo con amica d’infanzia in cui ho bevuto un cocktail orrendo, ricordato i bei vecchi tempi (in cui vivevo la suddetta vita interessante) e cuccato per estensione (hai presente quando esci con una 100 volte più figa di te e tutti ti guardano solo di rimbalzo perchè in realtà puntano lei, ma tu hai un enorme bisogno di sentirti almeno vagamente apprezzabile e allora ti racconti che sì, stavano puntando proprio te?).

Ebbene, reduce da tutto ciò, alle 18.30 (ora locale) di questa sera il megafasciatoio in plastica, che invadeva per intero il nostro bagno da quasi 32 mesi, veniva abbattuto, smembrato e defenestrato.

Al grido d...

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Tentativi di spannolinamento: la mutanda più veloce del reame

C’era una volta una Principessa Marmocchia diversamente pannolinata. Restia a vasini, riduttori wc e derivati, usava lasciarsi andare ai suoi bisogni nei luoghi più improbabili e nei momenti meno indicati.

La Regina Madre, dopo aver scomodato un paio di Santi dal calendario, aveva optato per la tecnica di spannolinamento per gradi convogliando dapprincipio le sue energie esclusivamente indoor.

Dovendo necessariamente passare alla fase outdoor (o decidere di non abbandonare mai più le pareti domestiche) aveva ripreso a collezionare fallimenti a ritmo serrato, resistendo alla tentazione di rinunciare soltanto grazie alla sua proverbiale testardaggine (con cui peraltro faceva a gara con la figlia).

Dotata di kit di primo soccorso per ...

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Tentativi di spannolinamento: svolte e risvolti

ATTENZIONE: questo post contiene tracce di tracotante entusiasmo (peraltro ingiustificato), desiderio di affrancamento e promesse di un futuro migliore.

Alla fine perdemmo numerose battaglie ma vincemmo (quasi) la guerra.

Dopo settimane di ferma ribellione e categorico rifiuto di usare vasini, riduttori e in generale qualsiasi oggetto non fosse in tessuto plastificato (possibilmente assorbente e con una famiglia di orsetti stampata sopra), la Marmocchia è capitolata. Fosse anche solo per non sentirmi più chiedere “devi fare pipììì” con la vocina stridula e l’insistenza di un martello pneumatico. O perchè in effetti convivere con una che ti ricorda ogni sei secondi che “tanto prima o poi ti scapperà” è tremendo. Ma tant’è.

Negli ultimi giorni gli obiettivi centrati si sono susseguiti uno via l’altro in un tripudio di applausi, manifestazioni di gaudio, commozione generale e il vago sospetto di aver riportato a casa dal week end lungo la bambina di qualcun altro. Oh bè, anche fosse, che importa? Questa ci piace un sacco! Frigna meno, fa i bisogni a comando e sembra anche un po’ più alta della precedente (che sulla curva di crescita dell’altezza sta da sempre su un ipotetico punto al di sotto del grafico).

Ebbene, c’è stata una svolta. Diciamo che se decidessimo di non uscire mai più di casa potremmo considerare pressochè chiuso il capitolo patello. Lo so, lo so, così non vale. Le regole dello spannolinamento parlano chiaro e non consentono eccezioni né fuori né dentro casa: il pannolino quando è tolto, è tolto.

E invece io insisto (benchè sia stata additata come folle) c...

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Tentativi di spannolinamento: istruzioni per l’uso

Dite la verità, disperate e certe che mai ce la farete, vi siete lette l’intero sapere sull’argomento, da “Il mio bambino e il vasino” a “I consigli di Nonna Papera” e, dopo il mio ultimo post, vi siete lanciate alla ricerca spasmodica di “Spannolinament for dummies” (che, tanto per dovere di cronaca, ahimè non esiste)?

E ora, giusto per non lasciare niente di intentato, vi state approcciando alla lettura di questo post pensando “Hai visto mai che sta fuori di testa abbia qualche consiglio buono in materia”.

Bene, mi duole informarvi che il titolo del post, volutamente ingannevole, non è un’affermazione bensì una domanda. Ovvero le istruzioni le sto chiedendo io a voi!

Che fregatura, nevvero? La vita è dura donne e se, come me, state vivendo la fase spannolinamento con scarsi (per non dire nulli) risultati, sapete bene di cosa parlo.

E quindi: come glielo tolgo il pannolino alla Marmocchia? Come la convinco che il vasino è cosa buona e giusta e che affrancarsi dal patello la renderà una donna libera (schiavizzando la sottoscritta che dovrà memorizzare la mappatura delle toilette in città e imparare a raggiungerle nei nanosecondi che passano da “mamma, mi scapp..” a “ops, l’ho fatta“)?

Ho la sensazione che insegnarle a fare cacca e pipì nel vasino sia come addestrare un elefante ad eseguire la coda dello Schiaccianoci.

Ad oggi, dopo due settimane ci...

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Robedamamma – capitolo 8

 Trascorrere una giornata incredibile qui. Investire una somma non indifferente per osservare decine e decine di specie animali e vegetali. Sentirsi fiere per aver proposto un’attività così altamente educativa (sebbene rimediata assolutamente per sbaglio) che sensibilizzi l’animo marmocchio al rispetto della natura e all’amore per tutte le creature viventi e vegetanti. Essere orgogliosi per aver riscosso un’adesione totale dalla seppur molto giovane Marmocchia, certi che ciò sia chiaro indice di una sensibilità spiccata e di un’intelligenza superiore alla media. Osservare la nana estasiata, rapita, profondamente partecipe. Al termine della gita sfilare tra la gente con lo sguardo di chi trova perfettamente naturale trascorrere i week end tra oasi, pinacoteche e musei. E gongolando chiedere ad alta voce:

“Tesoro, quale specie animale hai più gradito tra le molteplici osservate quest’oggi?”

Lele fante”

Ma, amore” abbassando il tono “non c’era nessun elefante!

“Zelto che zera: lele fante cun le ghette!”

In libreria essere sgamata da una mamma ...

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