A volte, la notte, mi sveglio di soprassalto. Ci vuole un po’ per capire cosa succede.
Qualcuno, lì dentro, fa evidentemente le prove per le prossime selezioni del Cirque du Soleil. “Che tenera birbante”, è il mio secondo pensiero. Il primo è quasi sempre “machecaxx”.
Guardo l’orologio. Segna un orario che avevo scordato esistesse. Un orario tra le 3 e le 4 di mattina, di solito. Metto le mani sul pancione, mi godo la serie di calci piazzati provando a indovinare le sue evoluzioni. Mi sento felice, piena di vita.
Poi lei si calma e riprende a dormire.
Io, invece, inizio a pensare.
La notte è quel momento in cui i pe...
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