La mia prima casa affacciava su di un enorme cortile comune. Un’incredibile distesa di verde che correva fino al limite invalicabile della ferrovia. Le mura di cinta, che salvaguardavano le rotaie, segnavano il punto oltre il quale il nostro sguardo non avrebbe potuto indugiare. Di fatto nessuno di noi bambini sapeva cosa ci fosse al di là della ferrovia.
Ogni tanto qualche ragazzetto spavaldo si spingeva più in là di quanto il buonsenso, e i suoi genitori, gli avessero raccomandato. Noi piccoli lo guardavamo terrorizzati e, a dire il vero, anche un po’ eccitati, mentre veniva inghiottito dal verde, lì dove l’erba si faceva più alta...
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