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Il Gruffalò e le altre storie di Julia Donaldson e Axel Scheffler

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Era la primavera del 2009 e la mia prima figlia aveva poco più di un anno, l’età ideale per tesserarsi presso la Biblioteca dei Ragazzi di Paesello. Di letteratura per l’infanzia, ai tempi, ne sapevo poco e niente, conservando giusto qualche ricordo annebbiato di quand’ero bambina.

E’ stato quello il giorno in cui entrambe ci siamo dette innamorate dei libri per bambini. Un amore che è durato nel tempo e che oggi condividiamo con una lettrice piccina piccina che i libri se li porta ovunque, come una copertina di Linus, proprio come succede alla sua mamma.

Quel giorno, tra le varie meraviglie, abbiamo incontrato lui, il Gruffalò. L’amore che entrambe le mie figlie hanno per questo simpaticissimo mostro è davvero pazzesco, a tratti inspiegabile, ma se vi soffermerete sulla lettura di ...

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Al di là del nero

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Qualche tempo fa ho avuto l’immensa fortuna di conoscere l’Istituto Pio XII di Misurina, dove un gruppo di persone meravigliose si prende cura dei loro piccoli pazienti malati d’asma. Il resoconto dell’incontro lo trovate su Mammaimperfetta, grazie alla quale ho potuto vivere quest’incredibile esperienza.

Quei giorni sono stati speciali per molti motivi. Perché ho conosciuto persone straordinarie come suor Vincenzina e il dottor Boccaccino, perché ho potuto vedere con i miei occhi il lavoro incredibile che fanno e quanto amore ci mettono, ma anche perché, da pochissimi giorni, avevo scoperto di aspettare la Sorellina.

Potete immaginare il carico emotivo che mi sono portata dietro nel bel mezzo delle Dolomiti e come il ricordo di quei giorni mi si sia appiccicato addosso in  maniera indelebile. Sono stati momenti forti che mi hanno toccata nel profondo.

Una cosa bellissima è nata in quei giorni e oggi vorrei condividerla con voi.

Da qualche tempo provavo a sc...

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#leggiAMOlo: Tutte le strade di Federico Longo

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Roma, la città eterna, tappa obbligata per chiunque visiti il nostro paese e per chiunque vi abiti. La nostra capitale, certo, ma non solo. Una città con un carattere pazzesco e così tante contraddizioni da far girar la testa.

“Se è vero che Milano ti attrae e ti respinge, Roma ti abbraccia e ti trattiene. Per questo Roma è, per certi versi, la Milano che vorrei” scrivevo qualche tempo fa in questo post.

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Il giocoliere #storie

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Facevo la spola tra i terminal dell’aeroporto e la redazione del giornale ormai da settimane. Dentro e fuori dalle file al check-in. Io e la mia ventiquattrore semivuota, il bavero alzato e il Borsalino pronto a nascondere lo sguardo furtivo. Un moderno Humphrey Bogart in cerca dello scoop.

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Il Piave mormorava – Racconti della Grande Guerra (e sì, ci sono anche io)

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Il prossimo 12 dicembre, alle ore 21, presso la Sala Consiliare del Comune di Gaggiano si terrà la presentazione dell’antologia Il Piave mormorava – racconti della Grande Guerra, alla quale ho partecipato anch’io.

Un progetto tanto piccolo quanto importante per far conoscere un po’ di più la vita durante la Prima Guerra Mondiale, per non dimenticare, per riflettere una volta di più.

Il laboratorio di scrittura dal quale è nata quest’antologia è, a oggi, una delle cose più belle che mi sia capitata. Mi ha allargato la mente, riempito il cuore e dato strumenti importantissimi per perseguire il mio sogno di scrivere e scrivere bene.

Ringrazio l’Associazione Avas per la meravigliosa opportunità e i miei compagni di avventura per tutto quello che hanno saputo insegnarmi e per il prezioso...

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Un Ottobre da leggere (2014/10)

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Quando si dice “bisogna leggere un po’ di tutto, esplorare generi e autori diversi”. Ecco, questo mese ho preso in parola il suggerimento e spaziato dal comico al sentimentale, dagli autori affermati agli esordi narrativi (degni di nota, peraltro).

Delirio di una notte di mezza estate di David Safier. Iniziamo dalla copertina che vi sta facendo l’occhiolino. Lui è l’autore di L’orribile karma della formica (qui ve ne parlavo) che per me è da sempre una sicurezza. Giornata no=aprire immediatamente un David Safier a caso. Conferma il suo talento anche in questo romanzo in cui porta lo spirito di una donna nel corpo di un uomo (e viceversa) alla ricerca del significato dell’amore vero. Lei è Rosa, maestra insoddisfatta con una passione per la scrittura ormai sopita da tempo e il suo presunto vero amore da riconquistare. Lui è William Shakespeare. E no, non sto scherzando.

Abbandonatevi a questo viaggio nel tempo, ...

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Una storia nel cassetto

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Ho partecipato a questo concorso letterario indetto dall’Associazione Milanosud. Non è la prima volta, a dire il vero.

Solo che quest’anno è andata davvero meglio di quanto potessi sperare. Primo posto per la giuria popolare, ovvero per i lettori della Biblioteca di Chiesa Rossa (che, tra l’altro, è una delle biblioteche più belle di Milano e vi consiglio di visitarla). E un secondo posto per la giuria di Milanosud.

Vi posso dire la ...

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Fino all’ultimo passo #storie

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Piero e Arturo erano amici da sempre, da che entrambi ne avessero ricordo. Erano stati compagni di gioco, prima, di lavoro e di guerra poi, attraversando i primi difficili anni delle loro vite, forti di un’unica certezza: la loro grande amicizia. Poi, in guerra, Arturo era stato fatto prigioniero e di lui, Piero, non aveva più avuto notizie. Mai un solo giorno, però, aveva smesso di pensare al suo amico di sempre.

Erano passati più di quarant’anni e un’altra guerra quando, una mattina, due anziani del paese giurarono di aver visto Arturo vagare smarrito per le campagne. Certo di tempo ne era passato, ma entrambi si dissero convinti che quell’uomo fosse il loro vecchio compaesano scomparso. Più volte lo avevano chiamato. Lui, però, non aveva risposto.

Quella mattina Piero non aveva esitato un solo istante, era montato sulla sua vecchia Bianchi e aveva preso a pedalare.

Pedalava, e più forte p...

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Figliolo caro #storie

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Figliolo caro, questa mattina sono stato risvegliato da un fruscio delicato, un battito d’ali leggero ma insistente, che si è placato solo quando ho deciso di alzarmi per vedere di cosa si trattasse. Lentamente, per non svegliare mamma, mi sono accostato alla finestra e ho dischiuso le imposte per sbirciare fuori. Non albeggiava ancora, ma nel buio mi è parso di distinguere qualcosa. Ho strizzato gli occhi per vedere meglio. Una rondine se ne stava impettita, appoggiata al comignolo della casa di fronte. Sembrava mi fissasse, anche se non sono certo potesse vedermi davvero. Eppure non accennava a staccare lo sguardo dalla nostra finestra.

Siamo rimasti così, immobili, finché il suo petto bianco ha iniziato a risplendere alle prime luci del mattino. L’alba ha scoperto ai miei occhi il suo sguardo confuso e smarrito. Che la giovane rondine si fosse perduta? Che fosse in attesa di qualcuno che venisse a cercarla? Che la piccola stesse chiedendo aiuto proprio a me?

Figliolo caro, non sai che pena ho provato nel rendermi improvvisamente conto di quanto sia tremendo trovarsi soli, a chissà quanti chilometri dai propri affetti.

È forse questo che provi tu, di tanto in tanto? Succede mai che lo smarrimento prenda il sopravvento sul quotidiano scorrere degli eventi? Per me è così, anche se a tua madre non lo dico mai. E so che lo stesso è per lei.

Dove ti tro...

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Un valzer sotto il glicine in fiore #storie

IMG_6202Vista da quella panchina la vita appariva esattamente per quello che era: il costante incedere del tempo che trasformava i secondi in minuti, ore, giorni, rendendo vano ogni tentativo di arrestare la sua marcia in un momento di assoluta perfezione.

Eppure, ultimamente, Giovanni aveva come l’impressione che qualcosa, in quel meccanismo così perfetto, avesse cominciato a far difetto. Perché i minuti, le ore, i giorni avevano preso ad avvicendarsi in maniera così pigra? Cosa rallentava la quotidiana corsa del sole nel cielo, dal sorgere al tramonto, rendendo le giornate così terribilmente eterne?

Rosa si curvò su di lui, gli scostò i capelli dalla fronte e vi appoggiò leggera le labbra, in quel gesto di commiato che era loro ormai da 47 anni a questa parte. “Io vado Ninì” diceva sempre “mi aspetti qui?”

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