Ninnatore tagged posts

Una ninna nanna per la Marmocchia

Sì, oggi parliamo di ninne nanne. E no. Non mi sono ammattita.

Lo so che, per chi mi conosce, potrà sembrare un po’ improbabile sentirmi parlare di metodi per sopire il pupo (in fondo che me lo sono sposata a fare il Ninnatore se poi mi ci devo mettere io ad addormentar marmocchi, no?). E poi devo ammettere che quando la nana era piccola preferivo di gran lunga cantarle i Negramaro o metter su un cd di Lauryn Hill per conciliare i suoi sonnellini. Quante volte si sia davvero addormentata con questo metodo non è dato ricordare. Ma credo si potrebbero tranquillamente contare sulle dita di una mano

La verità è che le ninne nanne ai marmocchi piacciono. Non a tutti, magari. Alla mia, ad esempio, sì, le adora. Da Stella Stellina a Ninna Nanna Ninna Oh, con tutte le variazioni del caso, s...

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Robedamamma capitolo 21: come eravamo

C’è questa foto del nostro primo Natale insieme, che mi piace riguardare più di tutte.

Ci siamo noi tre, in posa plastica davanti all’albero appena fatto, alla ricerca della luce di un tiepido sole mattutino, che si riflette e brilla sul tetto innevato delle case intorno a noi.

La Marmocchia col crapino inclinato all’indietro, i piedi tirati dentro la tutina, il tronco irrigidito e la bocca aperta in un urlo a pieni polmoni. Uno di quelli con cui era solita intrattenerci nelle sue prime settimane di vita.

Io sembro appena uscita dai provini per Psyco (versione restaurata). Capelli confusi, espressione assassina, un occhio che balla.

Il Ninnatore ha qualcosa incastrato tra i denti. Ah no, è un porca-paletta-fatela-tacere. Pensavo fosse prezzemolo.

Ricordo che provammo e riprovammo a scattare quella foto. Poi ci rinunciammo, perché ogni volta che partiva il conto alla rovescia per l’autoscatto, lei riaccendeva le sirene.

Mesi dopo, sfogliando le immagini sul computer, trovai questo scatto. E non lo so com’è, ma ne fui rapita.

Lo so, ce ne vuole eh, ma forse un motivo c’è. Forse è perché l’avevo vista anche in questa foto. Forse perché la ricordavo benissimo. Nascosta tra le pieghe del lettone che di notte stropicciavamo in tre. In quel profumo tutto suo di cui aveva riempito la casa. Tra un pannolino e una crema per le ragadi. Nel frigo vuoto e nei panni sporchi. In quel libro sul comodino che accumulava polvere senza avanzare mai di pagina.

Era buffo quel Natale...

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Aggiornamenti sparsi dal mondo marmocchio (e non solo)

Questo è un post di aggiornamenti in ordine sparso e apparentemente (ma forse anche realmente) senza senso.

1) Il Ninnatore è stato abbattuto. O meglio. Si è autoabbattuto scivolando sotto la pioggia e rompendosi in più punti. E va bè.

2) Robedamamma (nella persona di me medesima) ha fatto il suo ingresso su Pinterest. Perciò pinno. Ovvero clicco qui e là a casaccio (perchè devo ammettere che al momento non c’ho capito ancora una mazza) con la speranza di non offendere nessuno e anzi condividere ciò che di bello c’è in rete. Questo porta le seguenti (oserei dire sconvolgenti) novità. Primo: se anche voi pinnate, mi trovate qui. Secondo: se anche voi pinnate (ma soprattutto sapete farlo)… aiutatemi! Chi sa farmi un sunto del suddetto social? Tipo come pinnare in cinque semplici mosse (ma anche meno)?

3) La Marmocchia, all’alba di aprile inoltrato, si è definitivamente ambientata alla scuolina riscuotendo, peraltro, un discreto successo. Soprattutto tra i nani di genere maschile (singolare) appartenenti alla stimata categoria dei grandi.

Ciao signora, io sono M.” mi bracca un compagno di classe, piazzandosi davanti al nostro armadietto. “Ci siamo già incontrati un pomeriggio ai giardinetti. Ti ricordi?”.

Aehm sì sì certo” rispondo cercando di aprire lo sportello. Ma il nano non si leva.

Io sono molto amico di tua figlia“, fa con tono un po’ vago e un po’ minaccioso.

Bene bene, molto bravo” rispondo, aggiungendo un pat pat sul crapino che spero serva a toglierlo di mezzo.

Noi giochiamo sempre insieme. Ci divertiamo molto. Io sono educato e gentile. E disegno meglio degli altri” e mi punta contro l’indice sporco di pennarello. Ma che vuole sto coso impettito e fastidioso che supera di poco il metro d’altezza?

Sì, bene, sono molto felice per voi” inizio a spazientirmi. Mi guarda a fondo negli occhi, fiero e determinato.

Bene,...

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Marmocchi a pedali

E così bicicletta fu. Certo, a volte l’ottimismo mio e del Ninnatore stupisce anche noi stessi. Ché se c’hai in casa una che manco sul triciclo ha mai voluto pedalare, bè, investire in un mezzo di trasporto più evoluto pare proprio un atto di coraggio.

E dovevate vederci, eh. Nel corridoio dell’ipermercato, come due forsennati, ad incitare la Marmocchia:

Dai, pedala” – “Hop-hop, spingi con quei piedi” – “Suvvia, è facile” – “Ma porca di quella …..” – “Vai Marmocchia, vaaaaai!”

E lei immobile che ci guardava. Impassibile. Sguardo di chi si chiede perchè ci agitiamo tanto. E forse pensa che alla nostra età dovremmo stare più tranquilli, per non rischiare il coccolo.

Ma noi non ci diamo mica per vinti. Il Ninnatore la spinge, io le indirizzo il manubrio. Ma finita la forza d’inerzia resta di nuovo impalata a guardarci con quello sguardo un po’ perplesso, di quando proprio non capisce, e quegli occhi grandi che a volte ti si bevono il cuore.

Inutile dire che a me, però, un po’ giran le… ruote...

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Giornate da mamma – quarta parte – “quelle giornate”

Ieri è stata proprio una di “quelle giornate”. Avete presente? Quelle che iniziano con “oggi ce la possiamo prendere comoda” e finiscono con me che rincorro tale nonna Adele, un po’ sorda, per conto di tale nonna Teresa, un po’ afona?

Come dite? Veramente a voi non è mai capitato?
Suvvia un po’ di solidarietà!

Ma andiamo con ordine.
Ieri era mercoledì, giorno di frequentazione marmocchia della scuolina. Il mercoledì che per me inizia alle 14 quando il Ninnatore mi riconsegna la nana e va a lavoro.  Il tempo di  capire che no, non tornerà, e lei  inizia ad urlare, con tanto di mano tesa, sguardo disperato e lacrime a fontanella: “Vojio j mmmio papiiiii”.

Paonazza in viso continua la sceneggiata iniziando ad elencare le persone che vorrebbe accanto al posto della sottoscritta. Praticamente tutti quelli che conosciamo (anche solo di vista) compreso l’omino delle giostre, il benzinaio con l’accento slavo, Checco Zalone e ovviamente tutto il nostro parentado, risalendo l’albero genealogico fino ai nostri avi con la clava.
Piangendo si addormenta.
Ok, ne approfitterò per fare un po’ di spesa: oggi non abbiamo impegni e possiamo prendercela comoda.

Il trasferimento seggiolino-passeggino riuscendo a non svegliarla non è roba da cuori pavidi, ma un’operazione delicata che richiede esperienza, sangue freddo e la giusta congiunzione astrale.

Si scende dall’aut...

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Giornate da mamma – terza parte

Ci sono giorni in cui l’universo intero cospira per rendere la tua vita indiscutibilmente improponibile e per certi versi a filo candid camera.

Passi per la giornata iniziata sotto l’acqua senza ombrello; passi per il tizio che sostava in quel di Crema procurandosi una multa che per errore veniva recapitata al Ninnatore; e passi pure che oggi è lunedì, il giorno in cui il mio rammarico per non aver scelto di fare la cantante rock o la ballerina classica è storicamente ai massimi livelli. Ma…

Alle ore 14...

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Brevi esercizi di socializzazione marmocchia

Allo spazio gioco la Marmocchia è stata presa di mira da una specie di nana arrogante e forzuta con lo sguardo di Ciaky, la bambola assassina. Prima le ha rubato la merenda. E va bene. Poi l’ha tampinata strappandole di mano una bambola, due tazzine da caffè, il registratore di cassa, un puzzle e un numero indefinito di libri. Ok, devono sbrigarsela fra marmocchi. Alla fine ha tentato di strangolarla e nel tentativo di evitare la tragedia sono dovuta intervenire.

 

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Senza filtro

N.d.a. Per le “e accentate” di questo post si ringrazia Anna, lei sa perchè

La Marmocchia ha iniziato a cantarsela. Mentre gioca o mentre mangia, sforna aneddoti sulla mattinata trascorsa con i nonni. Questo ha ufficialmente aperto la stagione del “tutto quello che fai potrà essere usato contro di te“. E così, armata di taccuino nero in cui appuntare crimini e misfatti di cui si macchiano i suddetti, attendo solo il momento giusto per utilizzarli in mio favore. Loro non sanno che io so. E questo aumenta esponenzialmente i miei deliri di onnipotenza. Bisogna approfittarne perchè a breve seguirà la seconda fase in cui i nonni, per non far spifferare alla Marmocchia le loro malefatte, inizieranno a corromperla a suon di giochi e merend...

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