La prima cosa che ti viene chiesta, il giorno che diventi mamma o papà, è metterti nei panni del tuo bimbo. Non è che qualcuno te lo chieda esplicitamente, ma in poco tempo impari che farlo è l’unica speranza che ti resta.
Lui piange, e la cosa più saggia da fare, l’unica valida per farlo smettere, è vestire all’istante i suoi panni o, ancor meglio, i suoi pannolini.
Me li ricordo ancora i primi tempi in giro con la Marmocchia. Quelli che si tuffavano in carpiato nella carrozzina urlandole in faccia “che bella bambiiiiina“. Lei si svegliava e si trovava due occhi enormi spalancati, una bocca grande che, il più delle volte, le parlava in deficentese e una carrellata di profumi forti e sconosciuti. Chiaro che in tempo zero attaccava a piangere. E tutti giù a fare gli espertoni: avrà fame, avrà caldo, avrà sonno, avrà il pannolino sporco.
E se invece avesse solo avuto...
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