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Una di queste mattine mi alzo prima dell’alba e aspetto il sole ridendo.

Una di queste mattine faccio yoga visualizzando una famiglia di delfini che nuota lenta fino all’orizzonte. Dice che funziona.

Una di queste mattine mi sveglio gazzella e aspetto il leone. Cazzo vuoi, leone? Gira alla larga, tanto da qui non mi muovo.

Una di queste mattine chiamo papà e gli dico dritto per dritto quanto lo amo. Anzi, una di queste mattine prendo la macchina e glielo vado a dire viso a viso. Mi stringo forte a me
quei 45 chili di gentilezza e sfinimento, fregandomene delle convenzioni di famiglia. E, chissà, magari lo faccio felice.

Maggio è da sempre il mio mese preferito. E non soltanto perché è il mese in cui sono nata, ma anche perché questo mese significa per me, da sempre, speranza. E anche questa volta maggio non mi ha delusa. Un mese di luce, amore, amicizia e felicità.

Il mio aprile è stato, per essere sintetici, proprio come la foto qui sopra: faticoso, eh, ma anche pieno di sorrisi, luce e… tulle. Lei fra poche settimane avrà il saggio di danza. Fiera del suo costume di scena (che a me, quando lo indossa, fa così tanto ridere) non vede l’ora di potersi far vedere in tutta la sua batuffolosità.

Li dovreste vedere questi pulcini che a malapena arrivano a reggersi alla sbarra, che tutti impettiti fanno andare i piedini su e giù sotto a quella ruota bianca di tulle. Vi ragguaglierò con tutta la documentazione fotografica del caso, sono davvero imperdibili.

La primavera è a...