Quanto sono felice di questo maggio tra i libri non so se ve lo riuscirò davvero a spiegare. Un mese intenso, che credevo non mi avrebbe lasciato molto tempo per leggere. E invece! Non ho letto quantitativamente molto, ma ho avuto una fortuna sfacciata, ve lo devo dire. E ora vi racconto perché.
Wonder di R.J. Palacio: libro del mese (dell’anno? della vita?), mi è stato regalato il giorno in cui è uscito, ma è rimasto in osservazione per qualche tempo. Ero diffidente. Voglio dire, la storia di un ragazzino che nasce con una grave malformazione al volto prometteva angoscia certa già dal retro di copertina.
E invece vi devo dire che questo romanzo, ma soprattutto questo ragazzino, sono di una meravigliosità così semplice e allo stesso tempo complessa da lasciare il segno, ma in maniera del tutto positiva. Mi sono innamorata di Auggie, della sua ironia, della sua spontaenità, delle sue fragilità, ma anche del suo modo di reagire. Auggie vi farà ridere e vi farà fare il tifo per lui. Vi farà capire molto delle dinamiche tra adolescenti e vi lascerà un patrimonio unico.
Nel mondo di Auggie avrete la possibilità di osservare le cose da tutti i punti di vista. Capirete cosa vuol dire essere un ragazzino come tanti altri ma portare il peso di una diversità così evidente, quando poi l’unica cosa che conta davvero per te è quello che sei dentro. E Auggie dentro è fatto proprio come tutti gli altri coetanei. Solo, come farglielo capire?
Avrete la possibilità di mettervi nei panni dei compagni di scuola alle prese con questa diversità che spaventa. Saprete cosa vuol dire essere la sorella maggiore di un fratello così speciale e avere da sempre la volontà di proteggerlo, ma a volte anche il desiderio di essere libera. E sentirsi poi in colpa.
Capirete che c’è sempre più di un punto di vista e spesso più di una verità. E che la gentilezza, poi, è la chiave di tutto.
“Everyone deserves a standing ovation because we all overcometh the world”, Auggie Pullman.
La bambina che raccontava i f...
Read More