7 Marzo 2012,
Posted in Gravidanza, Vita col marmocchio Comments:

Non è che non lo sapessi. Lo sapessi, eccome se lo sapessi. È che poi te li ritrovi davanti, addormentati come tanti angioletti, in pose chiaramente studiate con il capo coreografo della nursery: chi si porta la manina paffutella alla bocca, chi storce le labbra in quello che, non può essere, ma sembra proprio un sorriso e chi fa roteare gli occhietti, come piccoli cuoricini, volutamente al tuo indirizzo. E qualcosa nel tuo marmocchio-pensiero inizia a fare difetto.
Sono lì, con il naso appiccicato al vetro, che cerco di avvistare in quella schiera di guanciotte rosse il nuovo arrivato da cui siamo in visita. Qualcuno accanto a me sospira “Sono una meraviglia, non è vero?”. “Oh se lo sono” rispondo vagamente sognante. “Piccoli angioletti in cerca d’amore e protezione” continua la voce accanto a me “cuccioli che aspettano solo un tuo sguardo, un tuo abbraccio”.
Ho gli occhi lucidi e le farfalle nello stomaco. I miei sospiri hanno appannato l’intero vetro della nursery rendendo praticamente invisibili i marmocchi che dormono beati nelle loro cullette. Mi volto per guardare l’autore di cotanta poesia, ma accanto a me non c’è nessuno. “Chi è stato a parlare?”.
“Io, sono stata io” risponde una vocina. Storco la testa ancora un po’ finchè non la vedo, lì in piedi sulla mia spalla destra. Ha i capelli raccolti, non un filo di trucco e indossa un lungo abito a fiori dal quale sporge un enorme pancione. “E tu chi sei?” chiedo, prima che il panico s’impossessi di me. Ohmiodio! C’ho una gravida in miniatura sulla spalla e ci sto pure parlando!
Mentre son lì che decido da quale lato sarebbe meglio svenire, un’altra voce giunge dalla mia spalla sinistra...
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