Sono una mamma non sono una santa.
Anch’io ho i miei giorni no. Quelli con i capelli a panettone, le occhiaie peste, le borse col risvolto e un disordine interiore (ed esteriore) degno di un post tsunami.
In quei giorni abbaio se mi guardi, grugnisco se mi parli e vorrei serrare le imposte, infilarmi di nuovo sotto le lenzuola e semplicemente riprovarci domani.
Ma sono una mamma. L’unica professionista che non matura giorni di permesso e deve essere reperibile, nonchè disponibile per la qualunque, sette giorni su sette, 24h no stop, festivi compresi.
E allora che c’è? C’è che capita.
Capita il giorno che non ce n’è per nessuno, nemmeno per quelli al di sotto del metro.
Il giorno in cui pensi che un’altra sessione di facciamo fare la nanna ai bimbi (dove tu, tanto per dire, finisci se...
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