Per i nostri venerdì col marmocchio oggi vorrei portarvi sulla Luna, così, tanto perché a me non piace esagerare. Per farlo vi racconterò una storia, che di certo conoscete, ma della quale vorrei provare a cambiare il finale.
Era il lontano dicembre dell’anno 1972 e gli astronauti del celebre Apollo 17 riportavano sulla Terra, dalla loro missione, niente di meno che un frammento di roccia lunare. Un pezzo di Luna, sì, che venne donato da Nixon al nostro presidente Giovanni Leone qualche anno dopo.
La storia finisce con il pezzettino di Luna che viene rinchiuso in una cassetta di sicurezza perché il Museo che la custodisce non ha i fondi per esporlo in una teca.
Ecco, questo è il finale che vorrei provare a cambiare.
Così quando Francesca mi ha raccontato del progetto Conquistiamoci la Luna, una campagna di raccolta fondi per far sì che il frammento lunare sia visibile a tutti, me la sono presa subito a cuore.
Così a cuore che, Marmocchia e Ninnatore alla mano, mi sono recata al Museo della Scienza e della Tecnica per saperne di più. Qui ho partecipato alla visita agli archivi con il curatore. Se non ci siete mai andati ve lo consiglio vivamente. Cioè, tipo che vi fanno vedere l’opuscolo ufficiale della Missione Apollo 8 con la prima foto della Terra vista da 400 mila km di distanza? E poi il piano di volo originale che contiene le istruzioni grazie alle quali Armstrong ha messo il primo piede sulla Luna?
Vabbè, vi dico solo che sono uscita con una grande e indissolubile certezza: da grande volevo fare l’astronauta.
Ma veniamo al pr...
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