Esami in gravidanza
Alla prima visita di controllo il vostro ginecologo vi prescriverà gli esami da effettuare. Qui di seguito trovate un elenco di massima con indicazione se esenti dal ticket o meno e una breve spiegazione. Ovviamente la personale storia clinica di ognuna di voi potrebbe rendere necessari alcuni esami e superflui altri. Il vero salasso è solo all’inizio della gravidanza, poi mensilmente verranno esaminati soltanto alcuni valori.
Esami primo trimestre (da effettuare indicativamente entro la 13° settimana di gravidanza) esenti ticket:
- Emocromo completo (è la conta dei globuli bianchi, globuli rossi e piastrine)
- AST (o GOT) ALT (o GPT) (sono le transaminasi)
- Toxoplasmosi IgC e IgM (se negativo è da ripetere mensilmente)
- Rosolia IgC e IgM (definito Rubeo test; se non immuni e se negativo ripetere mensilmente)
- Treponema pallidum anticorpi TPHA e VDRL (il Treponema pallidum è un batterio che causa la sifilide)
- Glicemia (misura la quantità di glucosio – ovvero gli zuccheri – nel sangue)
- Test di Coombs indiretto (se la madre è Rh negativo ed il padre Rh positivo ripetere mensilmente, altrimenti ripetuto soltanto tra la 34° e la 37° settimana)
- Test HIV (virus aids)
- Gruppo Sanguigno e Fattore Rh (se non avete un tesserino che attesti il gruppo sanguigno)
- esame urine completo (da ripetere mensilmente)
- misurazione della pressione arteriosa (da ripetere mensilmente)
Esami primo trimestre (da effettuare indicativamente entro la 13° settimana di gravidanza) NON esenti:
- Citomegalovirus IgC e IgM (se negativo ripetere mensilmente)
- Parametri emocoagulativi (PT, PTT)
- Elettroforesi dell’emoglobina e resistenze osmotiche globulari (per vedere se la madre è portatrice di anemie congenite – talassemia, anemia mediterranea o altre -)
- Tampone vaginale per ricerca Streptococco B, Candida, Chlamydia, Mycoplasma
Test per le anomalie cromosomiche:
Chiedete al vostro ginecolo informazoini relative ai test che indagano le eventuali anomalie cromosomiche in modo da poter decidere quale esame è più adatto a voi. Tenete presente che i vari test si differenziano tra loro per il livello di invasività (e quindi di eventuale richio per il feto) e per l’attendibilità dei risultati. Qui riporto il solo elenco dei test con l’indicazione del periodo in cui possono essere effettuati (per tutte le altre informazioni e valutazioni del caso è bene parlarne con il vostro medico).
- ultrascreen (tra la 9 e 13 settimane): consiste in un prelievo del sangue per rilevare la concentrazione di due proteine prodotte dalla placenta; combinato con la translucenza nucale (misurazione ecografica dello spessore delle parti molli della nuca del bimbo) consente di calcolare il rischio di malattie cromosomiche esprimendolo tramite un indice. Esame non invasivo (consiste in un’ecografia più un prelievo del sangue quindi a rischio zero per mamma e bimbo). La percentuale di attendibilità non è del 100%, il risultato indica infatti la fascia di rischio (alta – media – bassa) di eventuali malattie cromosomiche.
- villocentesi (tra 10 e 12 settimane) oppure amniocentesi (tra 15 e 16 settimane) (esenti solo se la mamma ha più di 35 anni): si tratta di un prelievo di villi coriali nel primo caso e liquido amniotico nel secondo. L’esame è invasivo e comporta quindi dei rischi. L’attendibilità è quasi assoluta.
- prelievo del sangue (tra 12 e 14 settimane) Esame non invasivo che indaga solo alcune delle possibili anomalie cromosomiche. Esclusivamente disponibile solo a pagamento
Esami secondo e terzo trimestre (e esami da ripetere mensilmente)
Mensilmente vanno ripetuti (se negativi) gli esami per la toxoplasmosi, il citomegalovirus e la rosolia, il controllo della pressione e l’esame delle urine (abbinato all’urinocultura se necessario).
Entro la 27° sett.:
- Minicurva da carico glicemico (non esente)
Tra la 33° e la 37° sett.:
- Ferritina
- Virus Epatite B
- Virus Epatite C
- Test Hiv
- Test di Coombs indiretto
- Tampone vaginale e rettale per ricerca Streptococco B, Mycoplasma e Chlamydia (non esente)
Rispondi