Il pane sotto la neve di Vanessa Navicelli

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L’inverno sta battendo i suoi ultimi colpi e allora oggi voglio consigliarvi un libro che è l’ideale per una di queste (speriamo) ultime serate di freddo. Rimediate una coperta, una bella tisana calda, accendete una candela e tuffatevi nella lettura del romanzo Il pane sotto la neve, di Vanessa Navicelli (che di certo conoscete come autrice di libri per bambini e di cui vi ho parlato qui e anche qui).

Il pane sotto la neve è il primo titolo della Saga della Serenella che narra le vicende di una famiglia, e degli amici che la circondano, dai primi del ’900 fino al 1945.
Sullo sfondo delle vicende familiari scorrono le due guerre mondiali in una maniera così delicata da sembrare quasi un dipinto.

Questa delicatezza mi ha colpita moltissimo. Ma quello che ho amato di più è stata sicuramente l’atmosfera, così intima e familiare.

Questa è la storia di una famiglia a cui la vita in generale, e il momento storico in particolare, non risparmia certo le pene. Si soffre, si fatica, si va in pezzi. Eppure dopo ci si stringe, ci si rialza e si va avanti.

“Rosa, stretta nel suo scialle di lana nero, col cuore ormai così squassato dai dolori da non sapere più impedire che vada in pezzi”.

C’è molto di prezioso in questo romanzo: il nostro Paese che lotta, personaggi a cui affezionarsi, un pezzo di storia che non dovremmo dimenticare, l’amore, l’amicizia, i legami di sangue, il dolore, la guerra.

Per tutti questi motivi ho amato molto Il pane sotto la neve, e per tutti questi motivi, di cuore, ve lo consiglio.

Curiosità:

“Il titolo del romanzo viene da un’espressione contadina. “Sotto la neve il pane”: perché d’inverno i campi di grano riposano sotto la neve, e si aspetta la primavera, quando germoglieranno e poi diventeranno pane.”

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