“Olga di carta – il viaggio straordinario” di Elisabetta Gnone
Ho appena terminato di leggere Olga di carta – Il viaggio straordinario e sono così entusiasta che voglio subito condividere con voi i miei pensieri.
Questo romanzo è il primo titolo della nuova serie nata dalla penna di Elisabetta Gnone, l’autrice della famosissima saga Fairy Oak, con la quale aveva già conquistato i giovani lettori di tutto il mondo.
Olga Papel è una bambina esile esile, come un ramoscello, con un talento straordinario nel raccontare le storie. Olga incanta tutti con i suo racconti, così vivi da indurre a credere che siano successi sul serio, che la protagonista delle avventure narrate sia proprio lei. Questa è la storia, raccontata in maniera incantevole proprio da Olga, del viaggio straordinario della bambina di carta che si recò dalla maga Ausolia per chiederle di diventare una bambina vera, in carne e ossa.
Un viaggio emozionante, ricco di personaggi incredibili, avventure straordinarie e un contesto magico che fa sognare. Eppure quello che mi ha conquistata di Olga non è solo questo, c’è molto di più.
Olga è l’eroe bambina che aspettavo da sempre, fin da quando ero bambina. Un’eroina di cui credo ci sia davvero bisogno. Ecco perché:
- Olga crede nel potere delle storie. Le parole, l’arte del raccontare (e farlo bene), il potere della fantasia, sono le armi magiche che rendono tutto possibile. Ma, soprattutto, le storie sanno guarire e confortare. Non per niente Olga inizia a raccontare il viaggio della bambina di carta per consolare il suo amico Bruco.
- Olga sa fermare il tempo e trasportare in mondi lontanissimi chi la ascolta (e chi la legge).
- Olga è gentile, risoluta, paziente, e ha quel coraggio tutto bambino che dovremmo ritrovare tutti noi. Quel coraggio spontaneo che non teme nemmeno le paure più grandi e sa affrontarle senza abbassare lo sguardo, usando testa e cuore in parti uguali.
- Olga è curiosa, attenta e predisposta ad apprendere qualcosa da ogni personaggio che incontra sulla sua strada. Ma, soprattutto, Olga ha fiducia. Quel tipo di fiducia, in noi stessi e negli altri, che noi tutti dovremmo reimparare.
- “Qual è la tua dote” si sente chiedere la bambina di carta durante il suo viaggio. Di doti la bambina ne ha tante, e nemmeno lo sa. Ma quella più grande, la capacità di accettarsi proprio così com’è, la scoprirà solo alla fine del suo viaggio, spronando chi la ascolta (e noi che la leggiamo) a fare lo stesso.
- Olga sa raccontare le paure di tutti noi, adulti e bambini, e sa trovare il coraggio di sconfiggerle per lei e per noi. C’è la solitudine, il sentirsi diversi, la paura di essere abbandonati. Tutti quei grandi mostri che ci terrorizzano ogni giorno, da sempre, vengono così sconfitti da un’esile bambina e dalla protagonista, di carta, della sua straordinaria storia. Una magia a cui dovete assistere, credetemi, ne vale la pena!
Ma la lezione più grande che rende Olga una vera eroina, e questo romanzo una perla preziosa, è che la diversità è una risorsa da preservare, perché rende unico al mondo ognuno di noi.
Sa cos’ho scoperto, signora maga, durante questo viaggio? Che non sono fatta di sola carta…Sono fatta anche d’amore e di amicizia, di ricordi e di speranze.
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