La Sorellina parla
La sorellina parla, sì. Parla, cioè, fa discorsi astrusi con vocaboli che tanto spesso non capisce nessuno, ma lei parla. E parla. E parla.
Praticamente le è presa la logorrea.
Passa la giornata a spiegare la qualunque a modo suo. E non importa se non ci sono esseri viventi disponibili all’ascolto, perché a lei vanno bene anche i peluche, le bambole, i giochi, gli stipiti delle porte.
Ogni tanto, quando meno te lo aspetti, mette un punto di domanda nell’intonazione e sta lì ad aspettare la risposta. E allora son cacchi perché, se la risposta non è pertinente, ti becchi il famoso sguardo “faccio brutto” in cui la piccola eccelle sin dai primi mesi di vita.
Ha imparato a dire un sacco di cose. Soprattutto abbinate alla parola mamma.
Ciao, mamma.
Vieni, mamma.
Pappa, mamma.
Ancola, mamma.
E poi ha imparato a dire Scusa mamma, con gli occhioni del gatto di Shrek, mettendo fine sul nascere alla stagione dei rimproveri.
Una cosa che le viene proprio bene è contestualizzare la parola “amole”.
Tipo io: “Francesca, metti a posto i giochi!”
E lei, rivolgendomi uno sguardo di pura compassione: “Oh, amoooole!”. E se ne va via senza alzare un dito. Un genio!
Mi piace questa nuova fase in cui ripete tutto, si esprime, inventa le parole e ci fa ridere un sacco.
Tanto che, se posso confidarvi un segreto, quella cosa che le parole sbagliate andrebbero corrette ripetendo il giusto vocabolo, a me non è che viene troppe bene.
A mia discolpa c’è da dire che, se la sentiste dire cose tipo:
“Dué Ciancessa? Ah, eccollaccua!”, sono certa che verrebbe poca voglia di correggerla anche a voi.
Ha rinominato quasi tutti i cartoni che guardiamo. Peppa Pig è Peppa, mentre George è Peppe, da cui il nome della serie “Peppe Pig”. Come darle torto.
Masha e Orso è “Orso” talvolta anche “Orso e Orso”. Masha: non pervenuta.
La dottoressa Peluche è “Wow Totti!” alla faccia del Laziali e Topo Tip è uno scioglilingua che riesce a pronunciare solo lei (tipo “Topotopotopotopoptit” o qualcosa del genere).
E poi canta, canta un casino questa piccoletta.
Canta “Il coccoillo pa pa pa”, “La marcia di Potopilo” e soprattutto “Tata bue”.
Come dite? Non conoscete nessuna canzone che s’intitola “Tata bue?”
Ma come no!
“Tata bue a te
tata bue a te
Tata bueeee (nome irripetibile)
Tata bue a te!!”
Che bella fase, questa fase!
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