L’allattamento come parte di un progetto d’amore più ampio

Baby allattamento

 

Post in collaborazione con Philips Avent

Lo scorso fine settimana sono stata a Bimbinfiera, un appuntamento per me ormai imperdibile, al quale lego ricordi dolcissimi del mio essere mamma.

Durante la giornata in fiera, ho assistito a un incontro sul tema dell’allattamento organizzato da Philips Avent.

Sono una mamma e sono una blogger. Capirete bene, perciò, che di interventi sul tema ne ho sentiti diversi in questi anni. Questo incontro organizzato da Philips Avent, e condotto dal dottor Giustardi, pediatra e neonatologo, e dalla dottoressa Monika Stablum, infermiera pediatrica, è stato per me speciale per un motivo su tutti: l’aver presentato l’allattamento come parte di un progetto d’amore più ampio che ha come protagonisti mamma, papà e bambino.

L’ho trovato meraviglioso, come se finalmente, dopo tanto parlare, avessi visto centrare il punto sull’argomento. Perché anche per me, per noi, è stato proprio così, con entrambe le nostre bambine.

Quando si parla di allattamento al seno, sono tante le domande che affollano la mente dei futuri genitori. Ad alcune di queste ha provato a rispondere il dottor Giustardi, raccogliendo pensieri, dubbi e preoccupazioni dei futuri e neo genitori presenti in sala.

Provo a riassumerle brevemente per voi, premettendo una cosa che mi sento di dire alle neomamme alla mia seconda esperienza di allattamento: abbiate fiducia in voi stesse e, al contempo, non abbiate timore a farvi aiutare.

  • Le basi per un allattamento sereno si gettano già quando il bimbo è nella pancia. Mamma e papà devono comunicare il loro amore al nascituro, rassicurandolo fin da subito e facendogli sentire che si trova nel posto giusto: loro sono pronti ad accoglierlo.

 

  • È molto importante attaccare il bambino al seno già nei primissimi momenti di vita e farlo spesso nei primi giorni (anche 8/10 volte al giorno) per stimolare la produzione di latte e permettere un avvio sereno dell’allattamento.

 

  • Il latte della mamma è l’alimento più completo per il bambino. Vale la pena portare un po’ di pazienza se all’inizio le cose non vanno proprio come speravamo. Con l’amore e il contatto con il proprio piccolo si può recuperare. Può talvolta essere un po’ faticoso, ma ne vale certamente la pena.

 

 

  • Il bonding interessa tanto la mamma quanto il papà. Il contatto pelle contro pelle, esprimere il proprio amore a parole, sono tutti strumenti fondamentali che, insieme all’allattamento, come si diceva, fanno parte di un unico progetto d’amore al quale partecipano mamma, papà e bambino in egual misura.

 

  • L’allattamento al seno ha dei benefici per la salute del bambino (minor rischio di infezioni, obesità e allergie).

 

  • L’allattamento al seno, soprattutto se prolungato, ha dei benefici anche per la salute della mamma (aiuta a perdere il peso assunto in gravidanza, diminuisce il rischio di depressione post partum, di tumori al seno e all’utero e di osteoporosi).

 

  • Allattare al seno si può, anche quando si ha avuto un parto cesareo, quando si hanno dei gemelli e, se non ci sono particolari criticità, anche durante la gravidanza.

 

  • L’allattamento prolungato fa bene al rapporto mamma bambino ma non solo: il latte materno è un alimento completo e adeguato sempre, anche dopo l’anno e più, perché si modifica in base alle esigenze del bambino.

C’è una cosa che mi ha molto colpita durante questo incontro ed è una posizione naturale che si può assumere per allattare, con la mamma sdraiata e il bambino sopra, pancia contro pancia, lasciandolo libero di raggiungere il seno della mamma in maniera spontanea, seguendo semplicemente l’istinto.

Questa posizione è ideale sopratutto in presenza di seno dolorante.

Ecco, la cosa che mi ha colpita è che con la mia prima figlia è successo proprio così, come una magia, senza che nemmeno sapessi cosa stavo facendo (e vi assicuro che, in quei primi giorni dal parto, davvero non lo sapevo cosa stavo facendo). Insomma ero lì sdraiata con la piccoletta appena nata, accucciolata sopra di me, pelle a pelle, stanche ed emozionate entrambe per tutto quello che ci stava capitando, quando lei ha allungato la testina e ha trovato il seno, liberandomi da quell’ansia del “come si attacca un neonato” che mi aveva presa fin da subito.

Un vero miracolo, una magia, che ho scoperto possiamo far accadere ogni volta che lo desideriamo, sostituendo questa posizione di attacco naturale, istintiva, a quelle più classiche.

E in un momento in cui, con una bambina di venti mesi, mi stavo giusto chiedendo se faccio bene a continuare ad allattare, mi sono sentita capita e rassicurata come non mai.

Non vi dico quanto mi abbia fatto bene questo incontro e spero possa essere stato utile anche per voi leggere questo breve riassunto.

Insomma, nella settimana mondiale per l’allattamento, non ci poteva essere modo migliore per celebrare l’importanza di allattare al seno come gesto d’amore nei confronti del proprio bambino. 

2 comments to L’allattamento come parte di un progetto d’amore più ampio

  • Daniela-Scuolainsoffitta  says:

    È bello sentire coinvolgere anche i papà sull’allattamento.

    • robedamamma  says:

      Sì, trovo anche io che sia molto giusto. Se penso a quanto mi ha aiutata mio marito quando non ero capace o avevo male… indispensabile!

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