5 consigli per gestire al meglio la differenza d’età tra fratelli
Qualche giorno fa vi ho parlato di quanto fossi preoccupata della differenza d’età tra le mie bambine e di come invece, poi, loro abbiamo colmato questa distanza in un istante, facendomi scoprire moltissimi lati positivi dell’avere due figli con una bella differenza d’età.
Di mio, a essere sincera, ho davvero fatto poco per la buona riuscita dell’intesa che c’è tra le mie bambine. Il più lo hanno fatto spontaneamente loro.
Nella mia testa era come se dovessi insegnar loro a essere sorelle. Ma prima che mi affannassi in questa impresa epica, per fortuna, i loro cuori avevano già fatto tutto da sé.
Osservandole, mi chiedo spesso quale sia il segreto. Diciamo che la fortuna (scusate se smorzo la poesia), come al solito, è fondamentale. Qualche trucchetto credo di averlo comunque imparato.
5 consigli per gestire al meglio la differenza d’età tra fratelli:
- Lasciare fare. Se penso a quante volte mi metto in mezzo, proponendo attività da fare insieme che poi falliscono miseramente, mi faccio tenerezza da sola. Imparare a stare in disparte, a non intromettersi troppo in questo rapporto che è loro e solo loro, è la chiave di tutto. E, credetemi, lasciate libere, il modo di stare insieme lo trovano sempre. A volte sono lì che mi chiedo come le intratterrò per tutto il pomeriggio se non possiamo uscire di casa, e poi le trovo che giocano insieme come se non avessero fatto altro prima d’ora.
- Mettere a loro disposizione intrattenimenti che possano unire nonostante la differenza d’età. Quando mi chiedono come sia possibile che le mie bimbe (16 mesi e 8 anni e mezzo) giochino insieme, io rispondo sempre che sanno venirsi incontro. Certo, non giocano a scacchi, ma spesso con le costruzioni. Non leggono insieme uno stesso libro, ma spesso leggono nello stesso momento, vicine (o stravaccate l’una sull’altra) ognuno in base ai propri interessi (un fumetto la grande, un librino che suona la piccola) oppure la grande legge e la piccola ascolta. A volte chissà cosa pensiamo debbano fare insieme, e invece a loro basta starsi vicino per essere contente. Poi sta anche a voi, se vi trovate in questa situazione, proporre intrattenimenti che vadano bene per entrambe.
Per le mie bimbe, ad esempio, funzionano alla grande le casette tenda che abbiamo comprato per Natale e il pupazzo gonfiabile sempreinpiedi neo arrivato in casa nostra e che sta riscuotendo un grandissimo successo. Ecco qualche esempio a cui potete ispirarvi.
- Trattare ognuno per l’età che ha. Non chiedete al grande di essere più grande di quello che è (uh, quanta fatica faccio io a rispettare questa regola!) nè sforzate il piccolo a partecipare ad attività che non vanno ancora bene per lui. Insomma, non forzate né da una parte né dall’altra ma date a ognuno la possibilità di comportarsi in base alla propria età.
- Sappiate dedicare a entrambi (anche separatamente) del tempo esclusivo di qualità. Per quanto si vogliano bene, spesso le mie bimbe reclamano un po’ di attenzione esclusiva, e ne hanno pieno diritto! Ogni tanto ne abbiamo bisogno tutti quanti e non c’è niente di male. Un cinema con la grande, un pomeriggio in ludoteca con la piccola e poi di nuovo tutti insieme, più uniti che mai.
- Coinvolgete il grande nell’accudimento del piccolo ma solo se ne ha voglia. Mai obbligarlo a tener d’occhio il fratellino e nemmeno affidargli incarichi non idonei alla sua età. Coinvolgetelo nella routine di cura del piccoletto, trattatelo da fratello maggiore perché possa imparare ad apprezzare questo suo preziosissimo ruolo e non si senta mai escluso dalla nuova routine di famiglia.
Imparo giorno per giorno, amici miei, correggo il tiro e mi faccio guidare da loro, che si dimostrano spesso molto più capaci di me.
E voi? Avete qualche trucco da aggiungere alla lista?
Rispondi