Un anno (quasi)
Più o meno è andata così: ieri avevo la pancia, oggi una bambina che fra pochi giorni compirà un anno.
Nonostante il tempo sia davvero volato, posso dire di non avere rimpianti. Ci sono stata. Era quello che desideravo più di qualsiasi altra cosa al mondo: esserci non solo “per” lei ma “con” lei. E l’ho fatto.
È stato un anno faticoso, intenso, prezioso. Il più bello, fin qua.
Nonostante le difficoltà, la stanchezza perenne, la nuova routine in quattro che a volte, lo ammetto, è proprio un gran casino, amo immensamente quello che siamo diventati con l’arrivo della Sorellina. Con la fatica, le difficoltà, i momenti no. Perché poi, alla fine, vale più una risata che ci contagia tutti quanti all’improvviso, che la stanchezza a fine giornata. O no?
Una sera lei, così, senza avvisare, si è messa a fare ciao. Ora, se avete idea di come salutino i bambini normalmente, capirete perché quella sera è finita a ridere alle lacrime.
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Pareva il Papa sulla papamobile, tutta impegnata a raggiungere anche la folla più lontana.
Le giornate hanno preso ritmi un po’ diversi da quei primi mesi passati quasi interamente pelle a pelle.
Resta che il nostro “posto” preferito è occhi negli occhi, con la sua manina che mi fruga ovunque, certa che io sia tutta sua.
E poi c’è l’emozione di ogni sua nuova tappa, di ogni sua nuova conquista. Come ora, che ha iniziato a camminare. Bé, ragazzi, ci sarò pure già passata, ma ciao proprio: liquefatta al suolo dalla tenerezza.
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Sono grata di tante, tantissime cose, in questo suo primo anno di vita, a cominciare da quella notte di quasi 12 mesi fa. È stato subito amore, posso dirlo senza alcun dubbio, è stata subito felicità.
So che il tempo offuscherà i ricordi e che la nostalgia, ad ogni nuova tappa, si farà sempre più pungente. Per questo voglio fermarmi qui, ora, a pochi giorni del suo primo compleanno, e dire grazie.
Sono grata a lei per aver scelto la nostra famiglia. Perché sa insegnarmi ogni giorno qualcosa di nuovo che prima non sapevo. Per essere una bambina sorridente e solare, affettuosa e determinata. Per avermi conquistata da subito, ma poi ogni giorno sempre e ancora di più.
Sono grata a lui per essere stato un compagno indispensabile durante la sua nascita e un papà sempre presente. E anche per tutte quelle volte che arriva dove io, da sola, non arriverei mai.
Ma forse poi la cosa di cui sono più grata, che è anche quella di cui vado più fiera, è aver scoperto nella Marmocchia una sorella maggiore così presente, collaborativa, paziente e premurosa. Maldestra, a volte, ma sempre innamorata. Sono grata per il rapporto che si stanno creando giorno per giorno.
Quando le guardo ridere insieme, capisco quanto sia valsa la pena di combattere tanto per arrivare fin qua.
Un anno, quasi. Un tempo prezioso che porterò per sempre con me.
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