La mia prima vacanza da bismamma

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E così l’ho fatto, senza pensarci troppo che, si sa, cambiare idea era un attimo.
Ho preso un treno. Due bambine, un passeggino, una valigia, un borsone, uno zaino. E sono partita per la mia prima vacanza al mare con loro due.

A chi l’ho detto, nei giorni prima della partenza, credo sia venuto un principio d’orticaria. Il più gentile mi ha detto “che coraggiosa!” Il più onesto “sei pazza?” E forse non aveva tutti i torti.

Eppure siamo qui da oltre 72 ore e ancora non ho supplicato mio marito perché mi venga a riprendere. Va alla grande, non trovate?

La nostra prima vacanza in tre si sta confermando lo sbattimento epocale che avevo previsto. La felicità, però, è grande. Io alterno momenti di sconforto ad attimi di euforia. A chi mi dice “che belle bambine!” di solito rispondo “è vero, le vuole?” e a volte non sto affatto scherzando.

Qui, tra hotel e spiaggia, ci vogliono tutti un gran bene.
Non c’è cosa che non si siano offerti di fare al posto mio. Tenermi la piccola mentre mangio, portare la grande a fare il bagno mentre la sorellina dorme, guardarmele entrambe mentre mi concedo qualche sfizio. Tipo fare la pipì. E in effetti non mi stupirei di scoprire che qualcuno mi sta spicciando casa a Milano, mentre son qui che scrivo.

La mattina, in spiaggia, si fa il risveglio muscolare. A me servirebbe più il risveglio della forza, ma vabbé.

Il tempo passa tra un “quando facciamo il bagno” e l’altro. E infatti ho definitivamente detto addio alla tradizione tipica della mamma italiana di aspettare la digestione prima del bagno. Questione di sopravvivenza. La mia, ovviamente.

Appena sveglie facciamo lunghe passeggiate in riva al mare ed è il momento che preferisco. La spiaggia quasi deserta, noi tre e l’emozione della giornata che sta per iniziare. L’emozione, sì. Talvolta anche un pizzico di terrore, eh.

L’altra sera la Marmocchia è voluta andare sui tappeti elastici. 3.50 euro, 10 minuti, che a me è sembrata un’esagerazione, non tanto per i soldi quanto per il tempo.
“Dopo 5 minuti”, ho pensato, “la vedrò stramazzare al suolo”. E invece ne è uscita dopo 10 ancora saltellando.

E mentre la vedevo rimbalzare sotto quel cielo rosso vivo è partita “Un giorno credi” di Edoardo Bennato. La sorellina dormiva placida nel passeggino. Un venticello fresco mi scompigliava i capelli. Il momento perfetto, mi sono detta. Poi la canzone è sfociata nel remix più tamarro della storia di tutti i remix tamarri e, mentre pensavo “che modo orribile per uccidere una canzone così speciale”, ho osservato il suo labiale esclamare il più sentito di tutti gli “evviva”.

E ho capito che la perfezione sta negli occhi di chi guarda e se io racconterò questa vacanza come lo sbattimento più grande della vita mia, sono certa che per lei sarà uno splendido ricordo.

E sì, vabbè, ammettiamolo, nonostante la stanchezza galattica sento già il cuore che si fa più grande per ospitare un altro pezzettino di vita bella da custodire gelosamente.

La nostra prima vacanza in tre. La mia prima vacanza da bismamma. E voi come ve la state cavando?

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