Non me lo avevano detto #sorellitudine
Lei, all’improvviso, è diventata grande. Quelle manine piccole che si rifugiavano nelle mie, tutto d’un tratto sono diventate manone. I piedini, piedoni. Gli occhi si sono riempiti di uno sguardo diverso, più deciso, più maturo.
Non lo so come sia successo eppure, da un momento all’altro, tutto in lei è cresciuto a dismisura. Senza preavviso, sotto i miei occhi.
Non me lo avevano detto che avere tra le braccia una bambina minuscola, fresca di nuovo, avrebbe cambiato in me la percezione di lei. Che l’avrebbe fatta diventare una bambina grande. Sempre la mia bambina certo, ma è come se la minuscolosità della sorellina si fosse presa a un tratto tutta la sua piccolezza.
Non me lo avevano detto l’effetto che mi avrebbe fatto vederla in questo nuovo ruolo, la tenerezza dei suoi occhi innamorati quando guarda la piccolina, la sua pazienza incredibile quando lei le urla in faccia con tutto il fiato possibile e lei non si scompone, le sussurra il più dolce di tutti gli shhh, fa partire un carillon, le tiene una manina sul cuore.
Come corre veloce, mi dice. E non sa quanto stia correndo forte anche il mio.
E non me lo avevano detto, no, quanto mi sarei sentita piena di orgoglio e gratitudine, quanto sarei stata stanca eppure piena di energie, quanto sarebbe stato difficile constatare la sua crescita e quanto mi avrebbe reso allo stesso tempo fiera di lei.
Non mi avevano nemmeno detto quanto sarebbe stato difficile contenere il suo entusiasmo, la sua esuberanza, insegnarle a essere una sorella attenta, avere mille occhi per le sue disattenzioni, e mille mani per darle più attenzioni.
Non me lo avevano detto quanto veloce si sarebbero moltiplicate le preoccupazioni, quanto caotica sarebbe diventata la routine, quanti “non adesso, dopo” le avrei dovuto dire e anche quanti “fai piano, stai attenta, ma insomma non è mica un bambolotto” mi sarebbero usciti stizziti dalla bocca.
Un neonato ha la capacità di mettere in prospettiva la tua vita e tutto quello che ne fa parte. Questo lo sapevo ma lo avevo un po’ dimenticato.
È alla luce di questa nuova prospettiva che guardo alla nostra nuova vita. E anche se c’è un pizzico di malinconia, in questi giorni di cambiamento, l’amore si moltiplica più veloce della stanchezza o delle preoccupazioni.
E in fondo è forse questo il miracolo più grande.
Ci sono tanti di quei cicli e corsi e ricorsi da far girare la testa 🙂
Certe cose non te le dice mai nessuno, vero? A meno che tu non abbia Valeria per amica.
Avrei dovuto avere anche io Valeria per amica per non rimanere così spiazzata ah ah! Un abbraccio grande Micky!
Sono domande che mi faccio spesso quando immagino di avere un secondo figlio. Nonostante quella corrente di pensiero del “fallo subito, fammi vicini, sennò ti tocca ricominciare da capo” è come se ora volessi gustarmi la sua “piccolezza” (ha quasi 3 anni esatti). Non posso capirlo pienamente ma immagino perfettamente quello che dici, lo vedo anche con i miei nipotini: il primo ha 6 anni e suo fratello, ora, solo 1 e solo dopo il suo arrivo mi sono resa conto che il mio nipotino era cresciuto. Ovviamente, però, gli occhi di madre non sono quelli di una zia 🙂
Quanti anni ha tua figlia? Deve essere bello ma non facile. Mio marito è terrorizzato dall’idea di un secondo figlio (lui eh……..mah) eppure io per molti versi spero che alla fine decideremo di sì, anche per rivivere tutte quelle emozioni che sono volate via. Mamma mia, a volte mi sembrano secoli, a volte un giorno solo, da quando mi disperavo per allattamento e biberon da sterilizzare. Solo ora già li rimpiango, quei momenti, e vorrei riviverlo. Ma soprattutto chiedo a te come a tutte le bis-mamme: com’è con il secondo? Davvero si riesce a moltiplicare l’amore? Non so immaginare di amare un piccolo esserino come ho amato già il mio piccolo “lui”……scusa se mi sono dilungata, ma il tuo post mi ha colpito 🙂
Ciao, grazie delle tue parole! Anche io mi chiedevo, con timore, come sarebbe stato. Per ora (la piccola non ha ancora un mese, la grande ha fatto da poco i sette anni) ti posso dire che è meraviglioso! Con il secondo figlio sai a cosa vai incontro, ad esempio sai come volano i primi momenti e cerchi di goderteli il più possibile proprio per questo. Ti auguro con il cuore di poter provare anche tu questo gioia! Un abbraccio