Il libro di Julian – A Wonder story
Era il maggio del 2013 e nel nostro paese veniva pubblicato un libro dalla copertina singolare che annunciava il caso letterario dell’anno. La storia, riassunta nel risvolto di copertina, si preannunciava tosta. Raccoglievo la sfida di conoscere Auggie, il protagonista del romanzo Wonder, e vincevo una delle esperienze di lettura più toccanti della mia vita. Qui ve ne parlavo.
“Quando ti viene data la possibilità di scegliere tra avere ragione ed essere gentile, scegli di essere gentile”
Una frase di una potenza incredibile che mi porto addosso ancora adesso.
Auggie mi è mancato a lettura terminata e per molto tempo ancora. Finché, a distanza di un paio d’anni, è arrivato un regalo inaspettato da parte dell’autrice, R.J.Palacio: tre nuovi capitoli della storia!
Il primo, già pubblicato in Italia, è Il libro di Julian, che racconta la storia da un punto di vista insolito: quello del bullo.
Ero scettica, devo dirvelo. O meglio, sapevo che la scrittura dell’autrice era una sicurezza, ma ero anche certa che mai e poi mai avrei simpatizzato o in alcun modo giustificato l’atteggiamento di Julian. Ma facciamo un passo indietro.
August Pullman ha dieci anni ed è affetto fin dalla nascita dalla sindrome di Treacher-Collins a causa della quale ha il volto completamente sfigurato. Si approccia ora, per la prima volta, al mondo scolastico dove, grazie al suo eccezionale modo di essere, riesce a conquistare i suoi compagni e convincerli che lui è proprio come loro, nonostante il suo aspetto.
Tutti tranne uno, Julian, appunto, il più popolare della classe che si accanisce contro di lui a tal punto che, alla fine, si troverà escluso dai compagni e costretto a cambiare scuola. Ma come è successo tutto questo? Da dove arriva tutta questa crudeltà? Perché Julian si è comportato in questo modo durante l’anno scolastico?
Facile sarebbe rispondere “perché lui è un bullo e tutti i bulli sono cattivi”. Ma forse non è sempre (e solo) così.
Con Il libro di Julian avrete la possibilità di entrare nella testa e nel cuore (perché vi assicuro che Julian un cuore ce l’ha) del cattivo. Certo alla fine la violenza, che sia fisica o verbale, non la si giustifica mai. Ma comprendere, mettersi nei panni dell’altro, provare a capire il perché è un esercizio importantissimo e, secondo me, il primo passo per combattere il bullismo.
Cosa ne pensate?
Leggete Wonder, chiunque voi siate. Leggete Il libro di Julian per capire meglio le dinamiche adolescenziali, soprattutto se avete figli in età scolare. E, come vi dicevo,
“Capirete che c’è sempre più di un punto di vista e spesso più di una verità. E che la gentilezza, poi, è la chiave di tutto”.
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