A Bologna col marmocchio

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Bologna è una città incantevole, che si può visitare tranquillamente a piedi in un paio di giorni. Anche per questo è una meta ideale per un week end col marmocchio.

Siamo state a Bologna a incontrare un’amica grande che non vedevamo da un po’. Con lei, da qualche tempo, abbiamo inaugurato una tradizione: un week end in una città italiana da visitare insieme tra chiacchiere e risate.

Due anni fa siamo state a Roma, lo scorso anno a Firenze.

Quest’anno è toccato a Bologna ed è stato davvero meraviglioso. Ho riscoperto una città che amavo molto e dalla quale mancavo da un po’. L’ho rivista con gli occhi della Marmocchia che, nonostante il caldo, si è dimostrata una turista attenta e (quasi) mai stanca.

Ecco cosa vi consigliamo per il vostro week end marmocchio muniti (oppure no).

Se capitate a Bologna di venerdì o sabato, appena usciti dalla stazione ferroviaria chiedete indicazioni per Piazza dell’ 8 agosto dove troverete Il Mercato della Piazzola, uno straordinario mercatino con bancarelle di articoli nuovi e usati a prezzi davvero eccezionali. Proprio sopra la piazza, a pochi passi dal mercato, vi consiglio un giro al Parco della Montagnola.

Le principali attrazioni della città sono concentrate a pochi passi una dall’altra. Perdersi a Bologna non vi sarà facile, perché ovunque sarete vi basterà alzare lo sguardo per veder spiccare le due Torri, Garisenda e degli Asinelli. Il nostro tour è partito proprio da qui. Se siete coraggiosi (noi causa afa abbiamo desistito) potrete avventurarvi nella salita sulla Torre degli Asinelli, la più alta delle due torri, a poco meno di 100 metri di altezza. Dicono la vista sulla città tolga il fiato e non stento a crederlo.

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Procedendo verso Piazza Maggiore attraverserete il Quadrilatero di Bologna, ottimo per lo shopping. In via degli Orefici, per gli appassionati, troverete la stella di Lucio Dalla. Noi ci siamo persi questa chicca ma abbiamo invece incontrato la “sua ombra” in Piazza del Celestini.

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Arrivati in Piazza Maggiore (che io, un tantino suggestionata, ho continuato a chiamare Piazza Grande per tutto il week end) vi troverete davanti San Petronio, una chiesa davvero suggestiva sia fuori che dentro. Potrete visitarla gratuitamente ammirando all’interno la più lunga meridiana (al chiuso) del mondo.

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Lasciatevi San Petronio alle spalle, attraversate la piazza e soffermatevi sotto la Torre dell’Arengo. Qui ci sono quattro pilastri che creano un effetto acustico davvero insolito. Parlando rivolti verso la parete, sotto uno dei quattro pilastri, la vostra voce si risentirà esattamente dal lato diagonale opposto dove il vostro interlocutore potrà rispondervi tranquillamente. Un vero spasso per grandi e piccini.

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Ritornando verso la stazione è d’obbligo una sosta in via Piella dove rimarrete di certo affascinati dalla Finestrella sul Reno.

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Una vera chicca di Bologna è l’associazione no profit Succede solo a Bologna. Se siete in città verificate sul sito internet cos’hanno in programma per la giornata e prenotate una visita con loro, ne vale davvero la pena. Noi abbiamo approfittato per visitare Corte Isolani ed è stato molto interessante (lo staff è preparatissimo).

Questa la scala a chiocciola all’interno del palazzo.

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E questa la vista suggestiva sulla città, una volta arrivati in cima alla scala.

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Proprio fuori da Corte Isolani c’è il luogo di Bologna che più mi ha affascinato: Santo Stefano e le sette chiese. Qui un tempo sorgevano sette luoghi di culto. Entrando da Santo Stefano, sarete catapultati in una dimensione antica che vi lascerà senza fiato. La visita è gratuita e termina in un favoloso negozio di prodotti naturali.

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Altro luogo che vale una visita è l’Archiginnasio che ospita la Biblioteca Civica e il Teatro Anatomico.

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Perdersi a Bologna, come vi dicevo, non vi sarà facile. Ma provarci, alternando portici e viette laterali, ne varrà di certo la pena.

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Dove mangiare

Mamma mia quanto si mangia bene a Bologna. Anzi, mamma mia quanto si mangia a Bologna. Ecco qualche posticino dove siamo state e che vi consigliamo.

L’Antica Salsamenteria Tamburini con i suoi taglieri misti, salumi e formaggi.

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 La Trattoria Osteria Buca Manzoni, dove io ho chiamato “Bologna” la mortadella bolognese, rischiando di essere defenestrata. Comunque, taglieri e tigelle da urlo.

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Aggiungo la colazione alla pasticceria Impero, in via dell’Indipendenza n. 39. Non economicissima ma davvero speciale. Brioches e pasticceria da urlo e centrifugati per tutti i gusti.

Di Bologna mi porterò nel cuore sicuramente l’aria giovane e frizzante che si respira, i ragazzi che la sera si riversano nelle piazze e si siedono per terra a chiacchierare tra di loro. L’aria di cultura e movimento, le viette che ti prendono all’improvviso, la gentilezza della gente, il buon cibo.

E la nostra prossima visita dovrà di sicuro includere anche i famosi (e strepitosi) colli bolognesi!

 

2 comments to A Bologna col marmocchio

  • Michela  says:

    Che bella cosa questa tradizione di girare l’Italia e incontrare le amiche 🙂
    E i tuoi articoli sui posti che visiti sono bellissimi perché danno sempre quel qualcosa in più che solo chi c’è stato e l’ha vissuto davvero ti sa dare. È una cosa che vedo anche quando parli di libri, o di altre esperienze, si sente proprio come le vivi e le fai tue!
    Comunque Bologna è una città fantastica, e visitarla è un’esperienza bellissima 🙂

    • robedamamma  says:

      Ma sai che se ci penso mi viene una nostalgia! Visitare le città è già di per sé meraviglioso ma farlo con le persone a cui vuoi bene… oh bé, tutta un’altra cosa! Ti stra-abbraccio

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