Un giugno da leggere (2015/6)
Questo mese sono stata quasi totalmente assorbita dalla lettura di due libri dalle dimensioni importanti e dalla bellezza sconfinata.
Il primo è Chiamate la levatrice di Jennifer Worth, uno dei libri più belli di sempre, secondo me, e che vi consiglio di leggere con tutto il cuore.
Il diario di una levatrice dell’East Side di Londra che, in sella alla sua bicicletta, ci porta nella desolazione dei Docklands dove, tra povertà, violenza e miseria, le giovani madri si lasciano assistere al parto dalle levatrici del convento di Nonnatus House. Siamo negli anni 50, anni in cui la regola è partorire in casa. Le levatrici entrano in punta di piedi nelle case, rispettando gli equilibri familiari, e aiutano le donne a dare alla luce i propri bambini. Non mancano le complicazioni, qualche incidente e grandi gioie, che fanno riflettere sulla potenza della natura e sul miracolo della vita. In queste pagine vi renderete conto dell’importanza della figura della levatrice ma anche di come la medicina, nel campo dell’ostetricia, abbia fatto passi da gigante in pochissimi anni. I personaggi raccontati in questo libro entrano nel cuore, commuovono, fanno riflettere. Li ho amati tutti, dal primo all’ultimo.
Per il Reading Challenge: un libro da cui è stata tratta una serie tv (prodotta dalla BBC).
La seconda impresa, ancora più epica della prima, di questo mese è Il cardellino di Donna Tartt, che desideravo leggere da tempo. Posso dire che ne vale la pena, nonostante le dimensioni possano scoraggiare.
Un libro ben scritto, che scivola via tra colpi di scena e piccole e grandi emozioni. Mi sono sentita coinvolta fin dall’inizio dalle vicende di Theo, tredicenne scampato per miracolo a un attentato terroristico nel quale perde la madre. La sua vita viene sconvolta inevitabilmente da questa tragedia che lo lascia solo al mondo. Un’esistenza che diventa precaria e, mentre lo vediamo vagare da una sistemazione all’altra, sentiamo crescere in lui la malinconia e il disagio, che diventano un po’ anche nostri.
Sullo sfondo, e poi via via sempre più in primo piano, “Il Cardellino”, un quadro che è per Theo l’ultimo legame con l’evento che ha cambiato la sua vita e che lo porterà al centro di una pericolosa vicenda di criminalità internazionale.
Il Cardellino mi è piaciuto molto per la varietà dei personaggi (tutti descritti in maniera molto reale), per la capacità di rendere “visibile” la mente di un ragazzo, il suo dolore, il suo disagio e anche per l’atmosfera cupa che abita un po’ tutto il racconto.
“Avrei potuto interrogarmi per anni sulle coincidenze e le connessioni senza mai venirne a capo: cose che si incastravano e cose che si staccavano, mia madre fuori dal museo nel momento in cui il tempo impazziva e la luce diventava strana; incertezze che si accalcavano intorno a una vasta luminosità. L’elemento fortuito in grado di cambiare tutto, oppure no.”
E voi lo avete letto? Ho sentito pareri così contrastanti su questo romanzo che mi piacerebbe sapere la vostra.
Per il Reading Challenge: un libro vincitore del Premio Pulitzer.
Caterina sulla soglia di Susanna Bissoli
Sono rimasta letteralmente folgorata da questo libro, dalla capacità che ha avuto l’autrice di raccontare la vita di Caterina con una leggerezza e una grazia che raramente ho incontrato altrove. Caterina e la sua infanzia, Caterina e il primo bacio, il primo uomo, la perdita della madre, il dolore. Frammenti di una vita che scorrono uno via l’altro, tanto che pare di guardare un album di scatti, le fotografie di una vita, dipinti con le parole in maniera unica.
Non ricordo dove ho preso lo spunto per cercare questo libro, ma se qualcuno di voi lì fuori ricorda di avermelo consigliato, vorrei dirgli grazie di cuore. Leggetelo! E se non vi ho convinti io, sono certa che lo farà lui.
Un uomo senza patria di Kurt Vonnegut
Il punto di vista sull’America e sul mondo di uno degli scrittori più grandi della letteratura americana, espresso attraverso dodici brani accompagnati da illustrazioni realizzate da lui stesso. Frizzante, comico, talvolta polemico, sicuramente anticonformista. Da leggere! E grazie a Camilla per il suggerimento di lettura.
Sono stata breve? Eh? Ditemi che sono stata breve, per favore, perché meno di così vi scrivo solo titolo e autore!
Aspetto come sempre i vostri suggerimenti di lettura. E ora, tutti da Giovanna per le sue letture del mese.
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