Come organizzare una festa di battesimo
La sua “prima volta in società”, se così possiamo chiamarla, è stata in occasione del suo battesimo. All’epoca la Marmocchia era un affarino tutto confettoso che ancora non camminava. La tentazione di coprirla di tulle e merletti era davvero forte. Ho desistito.
Ho un bel ricordo di quel giorno e oggi vorrei condividere con voi i miei suggerimenti per organizzare una festa di battesimo semplice e intima che, soprattutto, tenga in gran considerazione il festeggiato.
Abbigliamento marmocchio: elegante ma comodo.
Loro hanno pur sempre pochi mesi e il diritto di sentirsi liberi. Voi quello di non avere un esaurimento nervoso al primo cambio pannolino. Ho visto maschietti vestiti come uno sposo il giorno delle nozze e femminucce fasciate in abiti degni delle migliori passerelle. Ho sofferto per loro.
Scarpine: coordinate all’abito, eleganti, economiche!
Se il bambino è ancora piccolo e non cammina, la probabilità che ritornino a casa ancora appaiate, a festa finita, è pari a uno su un milione. Fatevi i conti.
Se il marmocchio invece è già camminante valutate l’alternativa della scarpa “carina” per la cerimonia da sostituire con quella “da combattimento” durante i festeggiamenti.
Acconciatura: non pervenuta.
Per chi invece si trova ad affrontare la sua prima volta in società munito di capelli, contrariamente a quanto accadde a noi, suggerisco una fascia o un fermaglio, semplici ma di sicuro effetto (facendo sempre molta attenzione alla presenza di piccole parti che potrebbero staccarsi e venire ingerite). La regola è: non esagerare. Se non ve lo mettereste voi, perché dovrebbero metterselo loro?
Per i maschietti un tocco di gel naturale e il gioco è fatto.
Accessori: sì a cappellini e coprispalle, mentre bretelline, papillon e cravattini andrebbero dosati con cautela per non infastidire il festeggiato e indurlo a liberarsi dai suddetti magari sul più bello.
Se la probabilità di ritrovarvi il marmocchio nudo nel bel mezzo della funzione è molto alta, forse sarebbe meglio fare senza.
Gli invitati e il rinfresco: pochi ma buoni.
Noi abbiamo scelto di fare un piccolo rinfresco con amici e parenti più stretti, subito dopo la cerimonia, in una saletta messa a disposizione dalla parrocchia. A parte l’evidente risparmio economico, trovo che sia una soluzione ottimale e poco impegnativa per tutti.
Sarà sufficiente preparare qualche torta salata, aggiungere focaccine, frutta di stagione, confetti di gusti diversi e bibite a volontà.
Con il taglio della torta, l’apertura dei regali e qualche foto di rito, sarete liberi tutti. Credetemi, sono uscita a pezzi da battesimi che sembravano celebrazioni del giubileo per durata e complessità.
I regali: abbiate il coraggio di parlare.
Noi, ai tempi, non abbiamo fatto una lista per il battesimo della Marmocchia e, a chi ce lo ha chiesto, abbiamo sempre risposto “fate voi”. Mai nulla fu più sbagliato!
Non ho ancora oggi finito di contare le cornici che abbiamo ricevuto quel giorno. Non avrei potuto esporle tutte nemmeno se vivessi in un castello.
Se anche voi non volete fare una vera e propria lista, cercate almeno di prepararvi qualche risposta per chi chiederà il vostro consiglio. In altre parole, una lista conviene comunque tenerla a mente per non farsi trovare impreparati.
A me, ad esempio, piace l’idea di un gioiellino per bambini. Un classico per il battesimo, ma anche per i primi compleanni. Personalmente trovo che, se di qualità, sia non solo un bell’accessorio da indossare ma anche un ricordo bellissimo da conservare per sempre.
Sul sito www.primegioie.com trovate diverse idee davvero molto carine.
Questo post è scritto in collaborazione con Lucebianca – LeBebé Prime Gioie, una linea di mini accessori, rivolta ai bimbi da 0 a 3 anni, ideale come regalo per il battesimo o per un compleanno.
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