Un Dicembre da leggere (2014/12)
Ciao a tutti, bentrovati con la nostra consueta rubrica sui libri letti durante il mese. Oggi vi racconto cos’ho letto durante l’ultimo mese dell’anno passato e vi invito, per il nuovo anno, a unirvi a quest’impresa di condivisione.
Ne approfitto per segnalarvi un’iniziativa molto carina lanciata dal sito popsugar di cui potete leggere qui e di cui sono venuta a conoscenza tramite l’account instagram di Bperbiscotto.
Si tratta del Reading Challenge 2015, ovvero 52 libri da leggere nell’arco di questo nuovo anno (ma anche solo qualcuno eh, non fatevi scoraggiare dal numero) ognuno con una caratteristica ben precisa. Ecco l’elenco che trovate in versione stampabile qui:
E così vuoi lavorare nell’editoria – i dolori di un giovane editor di Alessandra Selmi. Ho ricevuto in regalo questo libro per Natale e devo dire che è una vera perla. Il mondo dell’editoria visto dalla parte di una editor come tanti altri eppure fuori dal comune per la sua incredibile ironia. Ho riso come una pazza, devo dirvelo.
Un libro che vi consiglio di tutto cuore, che siate aspiranti scrittori (con tutti i simpatici difetti degli aspiranti scrittori) o attenti lettori (di quelli che sgamano i refusi a occhi chiusi). O anche solo per capire com’è che tutti ormai scrivono libri o, meglio, chi c’è dietro quei “tutti” che ormai scrivono libri.
Spunto la prima voce del Reading Challenge 2015 (anche se tecnicamente eravamo negli ultimi giorni del vecchio anno): un libro divertente
Sempre cara mi fu quest’ernia al colon – il libro dei fincipit di Alessandro Bonino e Stefano Andreoli. Ho scoperto questa lettura sul blog della mia amica Grazia e ne approfitto per ringraziarla perché non conoscevo i fincipit e non so come potevo fare senza.
Il fincipit è un gioco semplice e divertentissimo: si prende l’incipit di un’opera famosa (romanzo, poesia, canzone) e “si inserisce una frase, un verso, un colpo di frusta comico che la porta inesorabilmente verso una conclusione brusca ed esilarante.”
Non vi dico le risate! Lo trovo un gioco stimolante, divertente e anche un bel modo per rispolverare i grandi classici (e prendersi qualche bella rivincita con loro, soprattutto con quelli che sui banchi di scuola tanto ci hanno fatto sudare).
Non aggiungo altro se non consigliarvi di leggere qui quello che ha scritto Grazia a proposito di questa straordinaria raccolta di fincipit. Ecco alcuni dei miei preferiti:
– All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto
ci furono trentasei schede nulle e si andò al ballottaggio (Ugo Foscolo i Sepolcri)
– Chiamatemi Ismaele.
Anche se dentro mi sento Carmela (Herman Melville – Moby Dick)
– Ei fu.
Salute! (Alessandro Manzoni – Il cinque maggio)
Per il Reading Challenge 2015: un libro suggerito da un’amica.
Il giorno più crudele – il Natale raccontato da dodici grandi scrittori. Ho iniziato a leggere questo libro con la speranza di poter partecipare al bookeaterclub di Camilla. Ho terminato il libro ma ho saltato l’incontro. Mannaggia, prima o poi ce la farò! Vi consiglio la lettura di questa raccolta di racconti sul Natale, anche se le feste sono ormai un lontano ricordo, perché, che voi siate inamovibili Scrooge o vi sentiate elfi dodici mesi l’anno, qui troverete lo spirito più profondo del Natale raccontato da penne abili con punti di vista differenti.
Ecco i racconti inclusi nella raccolta:
Hans Christian Andersen, L’abete
Anton Cechov, Van’ka
Mark Twain, La lettera di Babbo Natale
Guy de Maupassant, Notte di Natale
Lev Tolstoj, Il Natale di Martin
Fedor Dostoevskij, Il bambino con la manina
Carlo Collodi, La festa di Natale
Luigi Pirandello, Sogno di Natale
O. Henry, Il dono dei Magi
Nikolaj Gogol’, La notte di Natale
Dylan Thomas, Il mio Natale nel Galles
Charles Dickens, La casa dei fantasmi
Ecco il mio “libro ambientato a Natale” per il Reading Challenge 2015.
Achille piè veloce di Stefano Benni. Benni lo amo. Anzi Benni, secondo me, dovremmo amarlo un po’ tutti. Per me Benni, come ho già detto più volte, è un po’ il mio caricabatterie: quando mi sento giù di penna io leggo Benni. E mi ritorna l’ispirazione, la voglia di fare e fare bene.
Trama in pillole: Ulisse è uno scrittore che lavora per una piccola casa editrice. Lo troviamo in un momento di creatività e prospettive per il suo futuro praticamente pari a zero. L’incontro con Achille (un personaggio unico e straordinario), un giovane con una grave malformazione che comunica tramite computer, sarà la svolta per la vita di entrambi. Achille inquieta, fa ridere, commuove, così come l’amicizia che nasce tra i due.
Nascosta tra righe di geniale ironia e crudezza tagliente, una storia intensa che non dovete davvero perdere!
Per il Reading Challenge 2015 spunto: un libro di un autore che amo e che non avevo mai letto
Avrò cura di te di Massimo Gramellini e Chiara Gamberale. Ehm, dunque. Mi piace molto Gramellini e mi piace molto la Gamberale. Ero molto curiosa di leggere questo libro scritto a quattro mani che ho ricevuto a Natale. Confermo il mio amore per il loro modo di scrivere. Confermo il mio apprezzamento per la grande sensibilità che esprimono entrambi scrivendo. Però questo libro, per me, è no! Nonostante il colpo di scena finale, nonostante qui e là qualche frase che valga la pena di ricordare, nonostante appunto il piacevole modo di scrivere di entrambi gli autori, ho la sensazione che questo libro non mi abbia lasciato nulla o meglio che non mi abbia dato nulla di nuovo (e sono consapevole del fatto che dispiaccia più a me che a loro, eh!). Voi lo avete letto? Cosa ne pensate?
Trama in pillole: Gioconda una donna appena lasciata dal suo grande amore, con il cuore a pezzi, cerca conforto e lo trova nel suo angelo custode (sì, nel suo angelo custode). Attraverso un botta e risposta epistolare (sì, l’angelo custode, onnipresente nella vita della protagonista, risponde alle sue domande) Filemone, l’angelo custode, dà voce all’interiorità di Giò accompagnandola in quel percorso di conoscenza di se stessi fondamentale per amarsi e amare.
Il piave mormorava – racconti della Grande Guerra AA.VV. Qualche settimana fa sono stata finalmente alla presentazione dell’antologia sulla grande guerra alla quale ho partecipato lo scorso anno. Finalmente ho avuto la possibilità di leggere la stesura finale di tutti i lavori dei miei compagni di corso e devo dirvi che quest’antologia è di una bellezza incredibile. La guerra vista da punti di vista estremamente differenti: gli occhi di un bambino, i soldati al fronte, le donne, i civili che restano, quelli che partono e non sanno nemmeno imbracciare un fucile, le portatrice carniche.
Occhi e lingue diverse puntati su quell’unico terribile evento che è stato la Prima Guerra Mondiale. Per conoscere meglio gli eventi, per provare a mettersi nei cuori di chi la guerra l’ha vissuta e subita e, soprattutto, per non dimenticare.
Credo che lavori come questi siano importanti oggi più che mai. Per questo sono grata di aver partecipato a questa antologia.
Attendo i vostri preziosi consigli di lettura e vi ricordo l’appuntamento per il prossimo mercoledì per parlare insieme del nostro #leggiAMOlo mensile: Se la vita che salvi è la tua di Fabio Geda.
E ora tutti da Giovanna per scoprire cos’ha letto questo mese.
[…] ritardissimo come al solito, raggiungo la mia pazientissima socia Valeria (che come al solito divora libri come fossero caramelle)e vi racconto cosa ho letto a dicembre. […]
[…] racconto L’uomo puntuale (secondo racconto del viaggiatore) appare una frase ripresa poi in Achille piè veloce: La vita del puntuale è un inferno di solitudini immeritate. E come dargli […]