Di rituali della buonanotte e piccoli incidenti notturni #mammanonéunproblema

drynites

La lettura della buonanotte è da sempre il cardine dei nostri rituali serali. Lo era quando la Marmocchia era poco più che un fagottino di ciccia e facce buffe, zero capelli e poche parole, se si escludono gli uh di stupore che faceva davanti a una nuova pagina di un nuovo libro. E lo è ancora oggi che lei ha una chioma fluente, una parlantina inarrestabile e, ahimè, zero ciccette da strapazzare prima della nanna. 

Le fiabe brevi con tante figure e poche parole sono diventate ora storie grandi, che fra poco lei sarà  in grado di leggere anche da sola.

Luci soffuse, lei sotto le coperte, io seduta accanto al letto che leggo per lei. Ma anche per me. Perché amo davvero farlo e vedere lei che si rilassa mentre io rifaccio pace con me stessa dopo la giornata.

Leggere insieme è il nostro modo per dirci “fai sogni belli, ci rivediamo domani mattina!

È molto importante per me ritagliare un po’ di tempo insieme prima della nanna. Ha sempre fatto bene a lei e ha sempre fatto bene a me. E, soprattutto, ha sempre funzionato per vivere entrambe notti serene. Certo non sono mancate le fasi più turbolente, quelle dei risvegli apparentemente immotivati o degli addormentamenti difficili.

Le abbiamo superate, anche se non le ricordo con particolare piacere. Ma la fase che ho davvero temuto, quella per cui mi sono preparata come andassi alla guerra, è stata quella dello spannolinamento notturno.

 

Togliere il pannolino di giorno è stata un’odissea. Lei non era pronta, ma l’inizio della materna incombeva e in qualche modo si doveva fare. È finita che gli “incidenti di percorso” erano la normalità e che il mamma, mi scappa era diventato il mio peggior incubo. In fila al supermercato col carrello pieno, in coda alla posta quando è il tuo turno, in macchina in tangenziale. Potrei andare avanti all’infinito, entrando nel dettaglio dei posti più strani in cui gliel’ho dovuta far fare o di quelli in cui lei ha deciso spontaneamente che si poteva fare. Ho collezionato momenti di panico, figure tremende e un bel po’ di frustrazione.

Ora, immaginate quando è stato il momento (ritardato di moltissimo, lo devo confessare) di togliere il pannolino di notte. Vi dico solo che il letto, in quelle prime notti, era bardato come se dovesse superare la prova cascate del Niagara e non semplice enuresi notturna (la pipì a letto, per capirci).

Partendo dal materasso, a salire, il letto era così composto: coprimaterasso impermeabile, traversa, lenzuolo, doppia traversa, lenzuolo, Marmocchia perplessa. Lo ammetto, ero nel panico più totale e sapere che l’enuresi notturna si sarebbe potuta protrarre a lungo (e se la piccola avesse preso dalla madre, saremo qui a parlarne ancora oggi) aggravava il tutto.

La prima notte senza pannolino fissai il soffitto a lungo prima di addormentarmi, nella più assoluta certezza che sarebbe arrivato il momento di alzarmi e cambiare lei e il letto più e più volte.

Non fu così quella notte e non lo è mai stato in seguito. Questione di fortuna, e di tempismo, se la Marmocchia non ha mai bagnato il letto.

Ma poteva capitare, anzi capita spesso. È molto importante sapere che l’enuresi notturna non è una malattia, ma è solo legata ai diversi ritmi di crescita di ogni bambino, e che, soprattutto, si tratta di una situazione temporanea. È fondamentale per la serenità di mamma e papà dalla quale dipende quella dei bambini.

Per questo hanno inventato DryNites, mutandine assorbenti che servono a evitare che il piccolo bagni il letto di notte e si senta, per questo, in imbarazzo.

Le mutandine assorbenti DryNites sono molto simili alle normali mutandine ma hanno uno strato sottile superassorbente per allontanare il bagnato dalla pelle, barriere antifuoriuscita e un rivestimento esterno impermeabile.

Si indossano e si tolgono proprio come le mutandine normali e sono quindi comode e veloci da abbassare all’occorrenza, con evidenti vantaggi anche rispetto al pannolino.

Ecco, se allora avessi avuto dalla mia le mutandine assorbenti Huggies Drynites avrei evitato di approcciarmi allo spannolinamento notturno come alla peggiore delle battaglie, e avrei potuto iniziare a togliere il pannolino di notte molto prima e con una maggiore serenità.

Se volete saperne di più sull’enuresi notturna primaria e secondaria, vi consiglio il sito nottiasciutte.it.

 

 

 

 

 

 

 

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2 comments to Di rituali della buonanotte e piccoli incidenti notturni #mammanonéunproblema

  • Alessandra  says:

    Bel consiglio! anche io sono alle prese con lo spannolinamento e non conoscevo queste mutandine assorbenti! Questi figli… ogni giorno un’avventura e una scoperta!

    • robedamamma  says:

      Eh eh hai proprio ragione, ogni giorno una (bellissima) avventura! A presto

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