In Scozia col marmocchio: day 10

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16 agosto 2014: Stirling – Culross – Galashiels – Melrose

Lasciamo Glenrothes e il nostro favoloso Bestwestern Balgeddie House Hotel con non poca nostalgia. Abbiamo amato questo posto di un amore fulmineo, intenso e credo anche duraturo.

Questa mattina puntiamo dritti a Stirling per visitare questa città così importante per gli Scozzesi dal punto di vista storico C’è molto, moltissimo da vedere e, come al solito, bisogna vagliare per bene cosa visitare (il budget della vacanza r.i.p. già da giorni, ma vabbé).

La strada che dal centro città sale verso il castello è quella più ricca di attrazioni. Iniziamo proprio da qui la nostra esplorazione “esterna” della città: Old Town Jail, Tolbooth (prigione medievale, oggi centro di musica e arti), Church of the Holy Rude e il Castello. 

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Vi segnalo due tappe che abbiamo dovuto saltare ma che a voi, se avete tempo a sufficienza, potrebbero tornare comode.

Appena fuori dalla città potete visitare il Monumento Nazionale a William Wallace. 

Lasciata Stirling in direzione Edimburgo, invece, potete fare una tappa a Falkirk per osservare la Falkirk Wheel, una gigantesca ruota a propulsione idraulica, il primo ascensore rotante per barche al mondo, che solleva le imbarcazioni consentendogli di superare il dislivello tra i due canali di Falkirk.

Noi decidiamo invece di dirigerci verso le abbazie e, nel tragitto, facciamo tappa a Culross e Galashiels.

A Culross ci attende un festival, un paesino praticamente deserto, una bibita buonissima, buona musica e un matrimonio. Culross è un paesino a dir poco pittoresco e, nonostante il clima di festa, le strade deserte lo rendono ancora più suggestivo. Stanno tutti sotto questo tendone, dove per giorni si alterneranno musicisti e band per deliziare gli ospiti con musica di ogni genere. Fuori dal tendone il nulla. Che se non fosse stato per una coppia di sposi e i pochi invitati (subito spariti all’interno di una piccola chiesa) avrei onestamente pensato a un paese fantasma.

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L’ultima tappa della giornata è Galashiels dove sperimentiamo il primo hotel che non ammette marmocchi. Lo so, non si fa: abbiamo fatto una prenotazione per due e ci siamo presentati col terzo incomodo. Ma, a nostra discolpa, non c’era una struttura disponibile nel raggio di chilometri. E comunque la faccia della direttrice che abbassa gli occhiali, si sporge dal bancone, guarda disgustata la Marmocchia e esclama “Avete portato una bambina!” mentre io e il Ninnatore la guardiamo come per dire “Chi? Noi? Mai e poi mai, la cosa qui deve averci seguiti!” ne vale la pena alla grande. La mattina dopo, a colazione, ci fanno trovare un seggiolone di quelli per neonati (alla Marmocchia non sarebbe entrata manco una chiappetta in quel coso), ci servono per ultimi e non offrono al marmocchio pestilente nemmanco un pezzo di pane raffermo. Vabbé, amici miei, avete toppato, ma toppato alla grande. Potevate pure avere ragione, ma siete passati dalla parte del torto. Arrivederci a mai più.

Serata in avanscoperta di una città inattiva ormai da parecchie ore (e sono solo le 20), cena al ristorante indiano (buono, buonissimo, ma temo i nostri vestiti andranno inceneriti) e dopo un buon riposo (in tre in un letto a una piazza e mezza) siamo pronti per iniziare l’esplorazione dei Borders e delle Abbazie.

17 agosto 2014: Melrose Abbey – Monumento a William Wallace – Dryburgh Abbey – Kelso – Edimburgo

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