Che gli leggo al pupo? Roba da bambini

Roba da bambini copertina

Per i nostri mercoledì di lettura, oggi vi segnalo un progetto di cuore che parla dei bambini e dei loro diritti. Uno su tutti: il diritto a essere bambini.

Si tratta del libro illustrato Roba da bambinipiccole storie vere, di Alessandro Ghebreigziabiher, con le illustrazioni di Viviana Cazzato, edito da Tempesta Editore.

E’ un’antologia di racconti ispirati a reali fatti di cronaca che hanno per protagonisti proprio i bambini e la loro straordinaria capacità di tirar fuori il meglio dalle situazioni più difficili.

Roba da bambini. Questa è roba da bambini.

E’ proprio con tali parole che spesso cataloghiamo quel che non riteniamo sufficientemente degno della nostra attenzione.

Appesantita da significative esperienze. E da fondamentali consapevolezze impreziosita.

Leggete pure adulta, se il tempo vi sfugge.

Già, il tempo. Il tempo per la roba da bambini è ovviamente per costoro. Che tali sono.

E per chi crede ancora che da qualche parte, tra una stella e l’altra, si nasconda un manipolo di mocciosi volanti. 

Se la conoscessimo appieno, forse, quel tempo che occorre per prestarle occhi e orecchie sarebbe un dovere.

E addirittura un piacere. (dal prologo)

Il racconto che apre l’antologia, Nato senza gambe e un braccio: ma che braccio…, è narrato in prima persona dal protagonista, nato all’ospedale San Donato di Arezzo e abbandonato dai genitori. Non ha le gambe e ha un solo braccio. Ma con quel poco che la natura gli ha donato sa fare cose grandi. Non ha le gambe e ha solo un braccio, ecco, ma ha un cuore a dir poco immenso.

Amici miei, l’aggettivo mancanti si riferisce a quello che esiste e un attimo dopo non c’è più.

Senza gambe e un braccio io ci sono nato, come senza genitori.

Ragion per cui la mia forza, le mie emozioni, i miei desideri nuotano nel mare che ho a disposizione.

Ho un solo braccio, ma che braccio.

Non sapete quante meraviglie si possano fare con un braccio.

Direttamente dalla Cina, nel racconto Cina città chiusa per smog: il tema di Yimou, un bambino di dieci anni, che vive a Harbin, un paese di ben 11 milioni di abitanti costretto a interrompere ogni attività a causa dell’incredibile inquinamento (50 volte superiore al massimo consentito) racconta i giorni in cui i cittadini, e quindi anche gli alunni della scuola, sono costretti a rimanere in casa. Parla del grigio, il grigio che ha avvelenato l’aria, ma che poi, tutti insieme, si può sconfiggere.

Se saremo in tanti, un bambino, un colore, cancelleremo insieme il grigio dai vetri.

E dai nostri occhi.

Il mio racconto preferito è Diritti d’asilo, dove vengono elencati tutti i diritti che dovrebbero avere i bambini.

Pensiamo, che so, ad una bimba di tre anni, concentriamoci su di lei e andiamo a braccio.

Anzi, a cuore.

Il primo che da quest’ultimo mi balza in testa è il diritto di sorridere.

Ma che dico, ridere, a squarciagola, più o meno sguaiatamente, di una risata irriverente e buffa,

fragorosa e contagiosa.

Roba da bambini è un libro illustrato per bambini dai sette anni in su. Se volete conoscere meglio l’autore o saperne di più su questa raccolta vi suggerisco: alessandroghebreigziabiher.itildonodelladiversità.org e la pagina dedicata sul sito dell’editore.

Qui  il book trailer e alcuni racconti narrati dall’autore.

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