In che lingua giochiamo? #disneyenglishIT

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Spagna  estate 2011: nel parchetto davanti al Muja (Museo Giurassico delle Asturie) spingo la Marmocchia sull’altalena. Avanti e indietro, avanti e indietro. Mi annoio.

Nana, non vorresti andare a giocare con quei bambini laggiù?

Cetto, mamma, fa lei e con quelle gambettine tozze prende a correre verso gli altri marmocchi. Seguo la scena da vicino. Un bambino la punta: Cómo te llamas? chiede sorridente. La Marmocchia mi guarda, lo guarda, fa il labbrino e scoppia in un pianto a dirotto. Interrogata più tardi sull’accaduto riferirà di essersi spaventata terribilmente. E va bé.

Francia – estate 2012: tramonto sotto la Torre Eiffel. Una bambina indiana, su per giù della stessa età marmocchia, tenta l’approccio. La Marmocchia la studia per qualche istante. La guarda, mi guarda e all’improvviso fa scattare una manina in segno di saluto.

Si prendono per mano e iniziano a correre su e giù fermandosi di tanto in tanto a rimirare, dall’alto della loro bassezza, lo spettacolo della torre che pian piano s’illumina. Da lontano le osservo chiacchierare come due vecchie amiche. Tento di decifrare il labiale con scarsi risultati.

Marmocchia, cosa vi siete dette? chiedo sinceramente incuriosita.

Un saaaacco di cose è la sua risposta.

Portogallo – estate 2013: ristorante di pesce in riva al mare. Una bambina inglese si presenta al nostro tavolo. Hello! fa lei. Hello! risponde la Marmocchia. Le abbiamo riviste due ore dopo.

Marmocchia, in che lingua avete parlato con quella bella bambina?

Inglese!

Inglese?

Ma sì mamma, l’inglese lo so!

Prendo nota: l’inglese lo sa.

Se siamo amici da qualche tempo sapete bene che per noi l’apprendimento dell’inglese è stato da subito una scelta. La Marmocchia gioca in inglese fin da quando era poco più che un panzerotto tutto pannolino e facce buffe. Da anni la mia famiglia sceglie l’Europa come meta delle vacanze estive e, anno dopo anno, abbiamo visto i suoi progressi. E non vi parlo delle sole “competenze linguistiche” (passatemi il termine) ma della piena consapevolezze che al mondo esistono culture diverse, tradizioni diverse, diversi tratti somatici e lingue diverse.

Quello che è sempre stato prioritario, nella scelta dell’apprendimento precoce dell’inglese, è l’apertura verso i bambini di altre lingue e altre culture che questa esperienza le avrebbe regalato.

E dall’urlo di terrore di quel lontano 2011 in Spagna di strada ne abbiamo fatta parecchia!

Ma come proporre lo “studio” dell’inglese ai bambini così piccoli? In un solo e unico modo, secondo me: divertendosi, giocando e creando esperienze positive che valga la  pena ricordare. 

Proprio per questo motivo, oggi vi segnalo la nuova serie Disney English, in onda da luglio sul canale Disney in English (canale 619 di Sky), ogni sabato alle ore 8.00. La serie, che dal 20 settembre si è arricchita di nuovi episodi, è disponibile anche per gli utenti del Nuovo Sky On Demand e Sky Go.

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Si tratta di un programma che vuole avvicinare i piccoli all’apprendimento dell’inglese grazie alla compagnia dei personaggi Disney che tanto amano.

Con questo nuovo metodo, interattivo e divertente, che prevede anche la presenza di bambini madrelingua, i bambini potranno imparare moltissimi vocaboli, espressioni e idiomi della lingua inglese.

Un vero e proprio corso di lingua, dunque, dedicato ai bambini tra i 4 e gli 8 anni per imparare l’inglese in maniera divertente.

Sul sito disneyenglish.it trovate un assaggio delle puntate.

L’inglese è un po’ il collante tra la nostra e le altre culture, il punto d’incontro fra lingue diverse che altrimenti non saprebbero capirsi a fondo. Per questo, secondo me, è molto importante che entri a far parte della nostra quotidianità.

Mi piace pensare che i bambini di oggi, incuriositi dai coetanei di altre nazionalità, siano domani adulti rispettosi e tolleranti verso tutte le culture del mondo.

5 comments to In che lingua giochiamo? #disneyenglishIT

  • Verdiana  says:

    Wow! mi annoto l’appuntamento, anche perché la mia piccola, dopo la vacanza negli States è diventata molto consapevole delle differenze linguistiche e molto curiosa di imparare!

    • robedamamma  says:

      Che bello, la loro curiosità è un bene davvero prezioso! 🙂

  • Daniela  says:

    Sono arrivata su questo sito da Twitter, alla ricerca di idee per far giocare in inglese il mio nanetto. Però confesso di essere delusa: ho visto un paio di episodi della serie e mi sembra davvero troppo sbilanciata verso l’italiano. Ci sono una decina di parole inglesi, in una storia quasi interamente in italiano. Meglio i dialoghi completi di Peppa pig o dei cartoon che si trovano sul web, secondo me, di questi programmi per piccoli studenti. Però se ne legge molto in questi giorni, bravo chi ha organizzato il blogger engagement

    • robedamamma  says:

      Certo ci sono metodi diversi ed è giusto che ogni bimbo possa sperimentare diverse soluzioni. Secondo me, per chi parte da zero, è indispensabile iniziare con un bagaglio di vocaboli di base. L’importante, come dicevo, è che sia per loro divertente! 🙂 a presto

  • […] stata alla conferenza per il lancio del nuovo programma tv Disney English, di cui vi parlavo poco tempo fa. Come vi dicevo, per noi l’apprendimento dell’inglese è stato fin da subito una […]

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