#leggiAMOlo: Il secondo momento migliore
Pochi giorni dopo aver deciso con Giovanna il titolo del nostro #leggiAMOlo estivo, Il secondo momento migliore di Valentina Camerini, mi è capitato d’incontrare l’autrice (grazie a questa amica che era presente al compleanno di quest’altra amica). Non sapevo ancora, in quel momento, che di lì a pochi giorni mi sarei innamorata perdutamente del suo romanzo. Peccato! Anche se poi ho trovato comunque (ripetutamente) il modo di ringraziarla per questa bellissima storia che ha raccontato.
Ma veniamo a noi. Ho un problema piuttosto serio a parlare dei libri che mi colpiscono così profondamente: la scena muta. In questo momento vorrei dirvi leggetelo e basta senza dilungarmi ulteriormente sul perché. Che tanto poi lo scoprirete fin da subito il perché. Lo capirete fin dalle prime righe, nelle parole di Alberto, nell’essere quell’adolescente che tutti noi un po’ siamo stati: introverso eppure capace di gesti eclatanti, timoroso eppure in grado di osare, sensibile e fragile in quella maniera che solo chi ci è già passato può capire. E vi sarà definitivamente chiaro, il perché questo è un libro speciale, quando incontrerete Bronson e il suo straordinario modo di rispondere alla morte con la vita.
Farò uno sforzo e proverò a raccontarvi la mia esperienza di lettura (ma confido che Giovanna sia più brava di me nel farlo!). Abbiate pazienza, mi porto un carico emotivo non indifferente nei confronti di questo romanzo.
Alberto Kauffman, protagonista e voce narrante, scrive “Virgina ti amo” sul muro della scuola. Come punizione il preside gli affida un compagno di classe malato di tumore al cervello: Emilio Bronsini (detto Bronson) il cui profitto scolastico, al contrario di quello di Alberto, è piuttosto deludente. Superate le iniziali diffidenze Alberto, che nella vita vuole fare lo scrittore, si lascia letteralmente travolgere dalla vitalità di Bronson.
“Poteva anche avere una malattia mortale, eppure era vivo in un modo che tutti loro potevano solo sognarsi”.
Sono gli anni della maturità e di quello che ne segue. Sono gli anni dei primi amori, delle prime scelte importanti, del difficile rapporto con i genitori e a volte anche con i coetanei. Il secondo momento migliore è il racconto dei giorni di una meravigliosa amicizia tra due adolescenti così diversi tra loro eppure uniti dalla voglia di credere nei propri sogni, nel proprio futuro. Una sorta di diario del loro cammino insieme, tra alti e bassi e problemi a volte davvero troppo grandi per loro.
Onestamente posso dirvi che Alberto e Bronson sono tra i personaggi più incredibili e intensi di cui mi sia capitato di leggere e che Valentina è un vero talento, capace di commuovere tirare fuori sentimenti e ricordi sopiti da tempo. Metteteci pure che ogni capitolo ha la sua colonna sonora (con una selezione da urlo) e capirete bene perché mi sono tanto innamorata di questo romanzo.
Eppure il vero motivo per cui, in definitiva, vi consiglio di cuore di leggerlo è che
Il secondo momento migliore
è un inno alla vita
e un incoraggiamento a perseguire i propri sogni.
Di qualunque dimensione essi siano!
Vi avviso, ho pianto come un vitello!
Trovate Valentina Camerini su twitter.
E ora andiamo a leggere cosa ne pensa la nostra amica Giovanna.
Il nostro prossimo #leggiAMOlo è Quattro etti d’amore grazie di Chiara Gamberale offerto dalla libreria BookBank Libri d’altri tempi di Piacenza, nostra nuova compagna in questa avventura.
Unitevi a noi!
[…] Ora, tutti insieme, andiamo a leggere la recensione di Valeria! […]
Dopo quella di Giovanna, leggo anche la tua recensione e…va bene. Mi avete convinto, lo metto subito in lista!
evviva! non te ne pentirai! baci