La lavatrice dei miei sogni #mieleperlemamme
Un giorno, in un futuro che spero quanto più prossimo, vorrei che il mio elettrodomestico del cuore sapesse fare un sacco di cose al posto mio e meglio di me.
Già me la immagino come sarebbe bella la vita con la lavatrice dei miei sogni al mio fianco.
La lavatrice che vorrei saprebbe dosare il detersivo e gli additivi e miscelarli nella giusta misura, o meglio, nella misura necessaria ad avere un bucato perfetto con il minimo impiego di prodotti. Anche quando ho evidentemente confuso le dosi. Anche quando ho palesemente scelto il detersivo o l’additivo sbagliati.
Perché la lavatrice che vorrei sarebbe attenta ai consumi e all’ambiente anche nei giorni in cui sono così presa da essermene totalmente scordata.
La lavatrice che vorrei saprebbe leggere le etichette dei capi. Anche quelle sconosciute ai più.
E dove io riconoscerei chiaramente un naso di maiale, disegnato per scherzo da mia figlia, lei si attiverebbe azionando il programma giusto (e per togliervi il dubbio, questo simbolino qui sopra si riferisce all’asciugatura ad alte temperature).
Ma sopra ogni altra cosa, la lavatrice che vorrei non avrebbe domande ma solo risposte. Non mi porrebbe davanti alla scelta tra i tanti programmi, restando a guardare mentre mi gratto il capo nella più totale indecisione. No. La lavatrice che vorrei saprebbe consigliarmi il programma esatto per ogni tipo di bucato.
Anzi, vi dirò di più. La lavatrice che vorrei non me lo chiederebbe nemmeno quale tipo di programma impostare. Perché, la lavatrice che vorrei, saprebbe già che tanto sceglierei quello sbagliato, dimostrando di conoscermi come nessuno mai.
Io ci butterei dentro i capi alla rinfusa, mischiando chiari e scuri, bianchi e colorati, seta con cotone, piumini con i suoi vestiti dell’asilo. Lei non si lamenterebbe mai. Con un gesto deciso dividerebbe i capi in gruppi di lavaggio e, raggiunto il carico ottimale, si attiverebbe da sola dando vita al ciclo completo: lavaggio/centrifuga/asciugatura/e pure l’antipiega, che lei mi vuole bene e sa quanto odio stirare.
Anche per questo, io e la lavatrice che vorrei, saremmo ottime amiche.
Il nostro sarebbe un rapporto di cieca fiducia e pura complicità. Lei si occuperebbe dei capi di famiglia con amore e dedizione, io non le chiederei mai di svelarmi il più segreto di tutti i misteri: dove finiscono i calzini spaiati.
Saremmo felici, io e la lavatrice del futuro. Molto, molto felici.
Sono stata alla presentazione delle nuove lavatrici W1 di Miele e devo dire che parecchi dei miei sogni sono in parte già stati realizzati. Primo tra tutti quello del dosaggio di detersivi e additivi, grazie al sistema TwinDos, che dosa il detersivo creando a ogni lavaggio la migliore combinazione in base al tipo di bucato.
Ma anche la possibilità di avere capi pronti per essere indossati in un tempo minore. Infatti, se anche voi come me detestate stirare come poche altre cose al mondo, ho una buona notizia: la nuova latrice W1 è dotata di cestello a nido d’ape riscaldato con l’opzione Stiro Rapido, grazie alla quale la biancheria viene distesa già nel cestello della lavatrice. Stirare diventa così più facile se non in certi casi superfluo.
Alla presentazione ho anche scoperto diversi trucchi per un lavaggio ottimale e, nonostante sia stato detto che “non esiste un modo giusto per lavare, perché in fondo è questione d’interpretazione” (riscattando in parte i miei tanti anni di lavaggio nella più totale casualità), ho rafforzato la mia convinzione che la lavatrice del futuro dovrebbe decisamente scegliere il miglior tipo di lavaggio al posto mio! Questo sarebbe sì un gran bel regalo!
Questo post è offerto da Miele che premia i lettori di Robedamamma con una promozione da non perdere:
dal 23 giugno e fino a fine luglio
potete recarvi presso la Miele Gallery di Milano
Corso G. Garibaldi 99 (all’uscita della MM2 Moscova)
e avere la lavatrice giocattolo a soli 20 euro.
Vi basterà dire che siete lettrici di questo blog.
Approfittatene, i vostri marmocchi l’ameranno moltissimo!
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