Un Marzo da leggere (2014/3)
Prima di iniziare il momento di condivisione che più amo, vi ricordo che la nostra amica Giovanna si è unita all’appuntamento mensile e a breve ci svelerà cos’ha letto questo mese. Andiamo a curiosare?
Le vite di Dubin di Bernard Malamud. La mia passione per quest’uomo cresce pagina dopo pagina. Leggerlo mi appaga, non saprei dire diversamente. Sebbene per ora i racconti contenuti nel volume Il barile magico rimangono i miei preferiti, devo dire che ho apprezzato molto anche questo romanzo. Pochi personaggi delineati in maniera davvero eccezionale. Pochi anche gli avvenimenti, in fin dei conti, ma Malamud è il classico esempio di scrittore che saprebbe inchiodarti a leggerlo anche se riscrivesse l’elenco del telefono. Per dire. In definitiva vi consiglio i racconti per innamorarvi, questo (e gli altri) romanzi per consolidare il vostro amore.
Trama in pillole: William Dubin è un biografo che conduce una vita tranquilla (e direi poco degna di nota) insieme alla moglie. La loro quotidianità viene sconvolta dall’arrivo di Fanny, una giovane ragazza con cui inizia una relazione clandestina (a dirla tutta piuttosto goffa e a tratti improbabile) di cui la moglie si renderà presto conto. Nel frattempo Dubin inizia la stesura di una nuova biografia, quella di D.H. Lawrence, durante la quale appare chiaro che scrivere delle vite degli altri è per lui il mezzo per analizzare la propria esistenza, le contraddizioni e le debolezze della propria personalità.
Due gradi e mezzo di separazione di Domitilla Ferrari. Questo è un libro di un’amica, ma non è il (solo) motivo per cui ve lo consiglio. Questo è un libro per le persone che amano le persone. Ma anche per quelli che vogliono riscoprire il senso profondo della parola “condividere”. O impararlo per la prima volta. Secondo me dovreste leggerlo se volete migliorare la vostra presenza online e offline, ovvero in rete e nel vostro quotidiano. Che poi, come l’autrice, penso anch’io che non ci sia differenza tra la vita online e quella offline, almeno per quanto riguarda il proprio modo di essere. Se siete gentili, aperti, rispettosi, se amate condividere quello che sapete e ascoltare con occhi e mente aperti quello che hanno da insegnarvi gli altri, lo sarete nella vostra vita quotidiana in rete e fuori. Le maschere prima o poi cadono e la coerenza è una gran bella cosa, davvero.
Tornando al libro di Domitilla devo dirvi che l’ho letto in una sola sera, tutto d’un fiato, e l’ho amato molto. Si “tocca” la coerenza di una ragazza che è sempre la stessa quando la incontri, quanto le scrivi in privato o pubblicamente sui social, quando la ascolti come relatrice e anche a casa con la sua famiglia.
Due gradi e mezzo di separazione è un libro incoraggiante e onesto, positivo e schietto. Fa venir voglia di fare meglio. Esattamente il genere di lettura che amo di più. Questo libro è anche una miniera di consigli pratici per migliorare la vostra presenza in rete e spunti utili per fare della “condivisione” una parola chiave nella vostra vita. Potrei dirvi molto di più. Non lo farò. Leggetelo!
Full of Life di John Fante. Questo libro è uno dei tesori del bookcrossing mensile a cui tengo di più. Un romanzo breve che tocca tantissimi argomenti in maniera semplice e diretta attraverso tre soli personaggi (e uno in arrivo): John, la moglie Joyce e il padre Nick. Full of Life parla dei rapporti tra uomo e donna, delle diversità nel sentire, della maternità e della paternità durante il lungo percorso della gravidanza, dei rapporti familiari (il padre di John è un personaggio davvero strepitoso). La versione che ho avuto la fortuna di trovare (e che vi consiglio) è impreziosita da una prefazione (secondo me estremamente acuta) di Paolo Giordano.
Full of Life è il racconto di una gravidanza e della solitudine che l’accompagna. Full of Life: pieno di vita. O forse, piena di vita? Oppure sazio di vita? Non saprei individuare la traduzione più azzeccata, ma ho il sospetto che, in ognuno dei casi, vi sia un’intenzione ironica nel titolo scelto da John Fante.
Paddy Clarke ah ah ah! di Roddy Doyle. Dovete leggere questo libro! Lo so, non si può iniziare così una recensione, ma volevo fosse chiaro che questo è un romanzo imperdibile. Come sapete ho una passione per le storie di ragazzini in gamba. Finalmente, dopo tanto leggere, sto cercando di rivivere questa mia preferenza anche attraverso la scrittura (ve ne parlerò a breve).
Le vicende vengono raccontate attraverso gli occhi (e le parole) di Paddy, un ragazzino di dieci anni alle prese con la curiosità tipica della sua età e i tanti avvenimenti che accadono nella sua vita: gli amici, la scuola, il rapporto con il fratello, i guai in cui si caccia. E soprattutto il rapporto burrascoso tra i suoi genitori, che lo preoccupa e lo confonde.
L’orribile karma della formica di David Safier. Ho rispolverato questo romanzo per far fronte a un momento un po’ pesante. Devo dire che ha funzionato. Un libro divertente che sa affrontare temi profondi in maniera spassosa e spesso tenera.
Trama in pillole: Kim è una donna che ha sacrificato la famiglia (marito e figlia) in onore della carriera. Nel momento di maggior successo nella sua professione, Kim muore in un incidente e… si reincarna in una formica. Con gli occhi di un piccolo insetto Kim osserva da fuori quello che ha lasciato e capisce i suoi errori. Nel tentativo di rimediare si lancia nell’impresa disperata di risalire la scala delle reincarnazioni per passare da insetto a umano (ogni reincarnazione vi farà ridere fino alle lacrime, ve lo dico). Ci riuscirà? Un libro da leggere (e rileggere) al bisogno.
Trascurabili contrattempi di un giovane scrittore in cerca di gloria di Michael Dahlie. Titolo suggerito da Giovanna (attendo le sue impressioni in proposito) e devo dire che è stata una piacevole scoperta. Impossibile non affezionarsi a Henry, il protagonista venticinquenne rimasto orfano a causa di un incidente che ha coinvolto entrambi i genitori. Impossibile non provare simpatia per la sua goffaggine. Impossibile non tifare per il suo tentativo di perseguire il sogno di diventare scrittore (mentre sforna solo racconti con protagonisti novantenni) e di sciogliersi un po’ col gentil sesso (mentre s’innamora di una lontana cugina che ovviamente non ricambia). E poi c’è il Demente, la rivista che Henry decide di finanziare con l’eredità ricevuta, e ci sono i numerosi fallimenti che si alternano uno dopo l’altro, creando situazioni incredibilmente comiche. Come non amarlo? Ciliegina sulla torta, nell’attesa della riscossa del protagonista, scorre sullo sfondo una New York che prima o poi andrò a conoscere e che regala un motivo in più per leggere questo romanzo.
Termino questa breve carrellata mensile ricordandovi che qui trovate la recensione di La Collina, il libro che abbiamo scelto (letto e amato) per #leggiAMOlo nel mese di marzo. Il prossimo mese sarà la volta di L’imprevedibile viaggio di Harold Fry di Rachel Joyce. Leggete con noi? Vi basta procurarvi il libro e condividere le vostre impressioni usando l’hashtag #leggiAMOlo sui social che frequentate. Vi aspettiamo numerosi.
Andate, leggete, condividete!
[…] Solo tre libri questo mese, ma vi ricordo che potete trovare tanti suggerimenti e interessanti recensioni anche qui, a casa di Valeria. […]
[…] vi sta facendo l’occhiolino. Lui è l’autore di L’orribile karma della formica (qui ve ne parlavo) che per me è da sempre una sicurezza. Giornata no=aprire immediatamente un David Safier a caso. […]