Un Febbraio da leggere (2014/2)
Inizio il mio resoconto di lettura mensile con Quando dio era un coniglio di Sarah Winman, il primo libro scelto per #leggiAMOlo. Qui trovate la mia recensione e in questo post quella di Giovanna.
L’uomo di Kiev di Bernard Malamud (che non vedete nella foto di rito perché l’ho letto e immediatamente prestato). Ahi Malamud, chi ero prima senza te? Sono innamorata di questo scrittore. Di lui vi ho già parlato il mese scorso e temo andrò avanti a farlo ancora a lungo. Amo il suo modo di scrivere, di descrivere, di portarti al centro della scena insieme ai personaggi e di farteli toccare, annusare, osservare da così vicino che poi ti sembrerà di conoscerli davvero.
L’uomo di Kiev è un racconto intenso e doloroso che vi farà annodare lo stomaco e gridare a pieni polmoni “no, io non ci sto!” Alla fine, però, vi assicuro ne sarà valsa la pena.
Trama in pillole: Yakov Bok, rimasto senza lavoro e abbandonato dalla moglie, decide di raggiungere Kiev. La sua condizione di ebreo, in una città in cui l’odio razziale raggiunge i massimi livelli, rende la permanenza di Jakov molto pericolosa. Lo conoscenza con un piccolo industriale e la figlia pare la svolta fortunata della vicenda, ma si rivela invece l’inizio dei tormenti del protagonista. Accusato di aver ucciso e dissanguato un bambino per compiere un sacrificio rituale, Jakov viene incarcerato e sottoposto a una persecuzione che dura due lunghissimi anni. In carcere il protagonista farà un vero e proprio viaggio per conoscere se stesso. Un viaggio che vale la pena di vivere con lui.
Incendi di Richard Ford. Altro titolo consigliato al corso di scrittura che mi sento di suggerirvi. Mi è piaciuto molto il punto di vista scelto (Joe, sedicenne alle prese con i genitori che vivono un momento di profonda crisi) che consente di osservare da vicino le dinamiche di questa famiglia. Eppure l’autore riesce comunque a darne una visione lucida, quasi distaccata, lasciando al lettore ampio spazio per la riflessione personale. Sullo sfondo bruciano i boschi tutto intorno alla città, anche se gli incendi del titolo hanno a che fare con qualcosa di più intimo e profondo che brucia dentro ognuno di noi.
Le due chiese di Sebastiano Vassalli. La prima guerra mondiale vista con gli occhi della gente di Rocca di Sasso (un paesino inventato sul modello di uno dei villaggi delle Alpi italiane). Una carrellata di personaggi incredibili descritti in maniera secondo me eccezionale. Uno spaccato di vita che potrebbe rappresentare la situazione del nostro paese in quegli anni di guerra in maniera piuttosto precisa. Il mio personaggio preferito, tra i tanti presentati, è di certo Ansimino, che guida la corriera e ha “il cuore grande e l’intelligenza nelle mani”.
Il giovane Holden di J.D. Salinger. Ho riletto questo libro dopo anni, con un gusto tutto diverso. Sono certa di non potervi dire molto di più di quello che già sapete, ma vorrei comunque dire anch’io, una volta di più, che Holden Caulfield è uno dei migliori personaggi mai creati.
“Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, finisce che sentite la mancanza di tutti.”
Il sogno di mia madre di Alice Munro. Devo chiedervi di avere un po’ di pazienza con me. Questa raccolta di racconti è stato il mio primo approccio con la Munro e devo ammettere che non è stato facile. Non ho avuto, durante questo mese, la concentrazione necessaria e ho trovato la lettura più difficile del previsto. Perciò vi chiedo la pazienza di darmi qualche tempo in più per darvi la mia impressione. Rileggerò questi racconti e ho già tra le mani altre due letture della Munro. Nel frattempo vi chiedo, se avete letto questo o altri titoli, di darmi le vostre impressioni e magari qualche suggerimento di lettura per… Munrovirgin!
Tempo di imparare di Valeria Parrella. Termino questo post con il libro scelto da Camilla per il suo nuovo progetto #bookeaterclub di cui trovate tutto in questo post. Prima di dirvi la mia, vi ricordo che questa sera all’Open di Milano si terrà il primo incontro del club di lettura di Zelda, dove si parlerà proprio di questo (meraviglioso) libro. Per questa volta contribuisco da lontano, ma voi partecipate numerosi e magari ci si vede il prossimo mese.
Questo libro mi ha spiazzata. Mi ha colta indifesa, impreparata. Durante le prime pagine mi sono sentita letteralmente frullata.
“… la mia correttezza si muoveva dentro una riserva mentale, che è quella che a me non sarebbe, ragionevolmente, accaduto mai. È una cosa che non si pensa neppure, si applica in automatico: il canone, la misura. Ma con questa misura i cartelli vengono affissi troppo in alto per vederli da una sedia a rotelle.”
Questo libro è un viaggio. Il viaggio di una madre verso l’accettazione della disabilità del figlio, la lotta per i suoi diritti (quello all’istruzione tra i tanti). Ho appuntato delle parole nel corso della lettura. Sono state un po’ la mia mappa per non perdermi, per seguire il viaggio di questa mamma senza perdere la rotta. Ve le riporto qui in ordine casuale: accettare, attenzione, rinuncia, non sentirsi compresi, disagio, normale, paura, conoscere, vergogna, speranza, fiducia, cambiamento, svantaggio, orgoglio, fierezza.
Questo libro non è facile. Questo libro vale la pena di essere letto.
Vi ricordo che il prossimo titolo per #leggiAMOlo è La collina di Andrea Delogu e Andrea Cedrola. Se lo state leggendo o lo avete letto ci vediamo sui social per parlarne insieme.
E voi cosa state leggendo? Avete suggerimenti da aggiungere alla mia già interminabile lista?
Vi ricordo che anche Giovanna si è unita a questa iniziativa di condivisione mensile. Oggi sul suo blog trovate i libri che ha letto nel mese di febbraio. Io corro a curiosare, venite con me?
[…] per aver deciso di seguire Valeria in questa impresa. Si, lo so, dovrei complimentarmi di più con Valeria, ma voi che ne sapete che non lo abbia già fatto? L’ho fatto?? Oddio, Valeria, l’ho […]