La vita ante marmocchia, ovvero di quando noi tre eravamo in due
Fino a pochissimo tempo fa la Marmocchia trovava piuttosto improbabile, per non dire impossibile, che esistesse una vita prima della sua venuta al mondo. Quando qualcuno raccontava un aneddoto terminando la frase con “Eh ma tu non eri ancora nata” storceva il naso e sfoderava il suo miglior sguardo di dissenso.
Col tempo ha imparato ad accettare, seppure con un certo rammarico, che ci fosse comunque una certa forma di vita su questo pianeta prima della sua nascita. Sebbene temo si chieda tutt’ora che caspita facessimo noi tutti senza di lei. E non solo noi eh, ma pure voi!
Comunque, ogni volta che attacca con le domande sulla vita prima di lei, finisce sempre in un bagno di sudore.
Che quando si parla del nostro matrimonio va bene. Tanto ormai ha visto il filmino di nozze talmente tante volte che è un po’ come se ci fosse stata anche lei quel giorno.
Il bello viene quando si parla del perché abbiamo deciso di stare insieme, ma anche di cosa facevamo prima di conoscerci. Azz!
Ecco, ve lo devo dire, quando la Marmocchia parte con le domande sull’argomento, divento la regina dello “scusa ho lasciato la pentola sul fuoco“. No, davvero.
Praticamente alla domanda “Come vi siete conosciuti” (leggi: scelti e innamorati) qualsiasi cosa rispondi potrebbe minare la sua idea di amore da qui all’eternità. Mica poco.
Una volta mi ha chiesto perché avessi scelto proprio il suo papà. Le ho risposto “Perché mi ha fatto tanto ridere e ridere secondo me è una cosa molto importante”.
Più o meno da allora si professa innamorata di un noto comico pugliese dalle sembianze piuttosto scimmiesche. Ecco, per dire.
Allora quando si parla di come ci siamo innamorati io e il suo papà si cerca di rendere un pochino più asciutta la verità. Si tolgono i particolari piccanti, si offuscano i dettagli di cui uno poi non è che vada tanto fiero, si eliminano un paio di personaggi dal copione (tanto erano solo comparse, eh) e alla fine eccola là: la storia d’amore più noiosa del secolo.
Ma va bene così. L’idea dell’amore come una barca persa in mezzo al mare in tempesta può ancora aspettare qualche anno, che ne dite?
Ma soprattutto da noi, per ora, vige una regola d’oro: prima di noi tre c’eravamo noi due. Prima di noi due: il niente!
Ché qui il giorno che ci chiederà dei nostri precedenti fidanzati vi saluto davvero, altro che pentola sul fuoco, vado direttamente di biglietto aereo di sola andata per Katmandu. E vi ho detto tutto.
Per noi non è così, parliamo tranquillamente con le figlie di “prima di noi due”. Perché no?
Ma guarda hai ragione, mi ci devo applicare di più. E soprattutto non farmi scoraggiare dalle diecimila domande! 🙂 a presto!
Mamma mia, come temo quel momento! BigD ha ancora 9 mesi, ma prima o poi toccherà anche a me rispondere alle sue domande imbarazzanti…
ps. Bel blog! 😉
C’è da dire che se non altro si ride moltissimo! 😉
Ps grazie mille vengo a trovarti!