Robedamamma capitolo 23: di come abbiamo abbattuto il maiale ed eletto a idolo una pecora – parte seconda
Dopo aver esaminato, nei dettagli e da più angolazioni, il fenomeno Peppa Pig (qui per i dettagli), nella seconda parte di questa trattazione analizzeremo da vicino il nuovo eroe di casa: Shaun, il protagonista della serie tv Vita da pecora.
Shaun è una pecora, o meglio un “pecoro” (perché, anche se non ne ho la certezza, credo sia un ovino maschio dotato di acutezza femminile) che vive in una piccola fattoria della campagna inglese.
In ogni puntata (di una decina circa di minuti) le pecore del gregge devono risolvere un problema di vita quotidiana: far fronte alle angherie dei maiali che vivono al di là della staccionata, rimettere in funzione un vecchio giradischi del fattore, aiutare a dimagrire la pecora più cicciona del gruppo, ritrovare il pupazzo preferito del piccolo Timmy, la pecora neonata del gregge. Che detto così pare poco, ma a vederlo poi… niente, fa proprio ammazzare dalle risate.
Sebbene nel nostro paese pare che i suini battano di gran lunga gli ovini, in casa nostra la pecora Shaun tiene testa alla Peppa ormai da diverse settimane. Un giorno, in un momento tipicamente alla “vuoi più bene alla mamma o al papà”, ho chiesto a mia figlia: Marmocchia, ma a te piace più Shaun o la Peppa? Lei ci ha pensato su un po’ e per un momento ho sperato che mi dicesse Peppa, chi? E poi mi ha detto semplicemente: tutti e due.
E tutti e due a me è sembrato davvero un ottimo risultato.
Allora io, che vi voglio molto bene, oggi condivido con voi qualche motivo per cui, secondo me, questa sera dovreste accendere la tv alle 18:00 in punto, sintonizzarvi su Rai Yoyo e lasciare che una pecora vi salvi la vita.
Motivo n. 1: la sigla.
Ditemi la verità, quanti di voi abbatterrebbero a colpi di scimitarra chi ha scritto e musicato la sigla della Peppa?
Io sono Peppa Oink! E questo è il mio fratellino George Ooooink! Lei è Mamma Pig Oink Oink! E lui è Papà Pig Muah ah ah Oink Oink Oink!
Un minuto di silenzio.
E ora la prima strofa della sigla di Shaun the sheep (che per inciso s’intitola Life’s a treat, così, per dire):
You gotta meet this fellow
living down on the farm
because he’s pretty cool and mellow
he’s the king of the barn
When there’s mayhem in the meadow
he keeps his crew on track
for all his legendary adventures
they should put up a plaque!
Cioè, l’allegria e la gioia di frasi di senso compiuto senza grugniti di sorta?
Motivo n. 2: se non hai niente di intelligente da dire, allora taci.
Esempio tipico di narrazione in un episodio di Peppa Pig:
Peppa ama saltare nelle pozzanghere di fango. Anche George ama saltare nelle pozzanghere di fango. Mamma e Papà Pig amano saltare nelle pozzanghere di fango. Tutti amano saltare nelle pozzanghere di fango. Ah ah ah, oink oink ooooink.
Datemi una martellata sull’alluce del piede destro, ve ne prego.
In Shaun the sheep, meraviglia delle meraviglie, nessuno parla! Eppure tutti, attraverso l’incredibile mimica facciale, instaurano dialoghi articolati con frequenti botta e risposta che vi lasceranno senza parole. Così, solo con l’espressione.
Motivo n. 3: i marmocchi sono solo piccoli, mica scemi.
Che il narratore debba dire, davanti al fotogramma col cielo blu, l’erba verde e Peppa che gioca a palla Oggi il cielo è blu, l’erba e verde e Peppa gioca a palla, a me pare davvero un pessimo impiego del fiato. Davvero.
In Shaun the sheep in bimbi sono chiamati ad osservare, interpretare, capire. La prima volta che la Marmocchia ha riso su una cosa che non era solo buffa, ma puramente ironica, a me è venuta la pella d’oca.
Per concludere volevo dirvi che uscire dal tunnel si può. Se siete stufi dei suini, se da sempre comunque preferite gli ovini, o solamente se vi piace vedere la tv con i vostri piccoli e volete vedere qualcosa che piaccia (veramente) anche a voi, Shaun è la pecora (ops, il “pecoro”) che fa al caso vostro.
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Leggi la prima parte di questo trattato comparativo
Leggi tutti i capitoli di Robedamamma
Leggi almeno un libro al mese, così, per dire.
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