Swim Slow, Think Fast

Io e Kamà ci siam fatti la cricca in piscina. Abbiamo monopolizzato una corsia adibendola allo slow swim, nuova disciplina che contiamo di far approdare alle Olimpiadi nel più breve tempo possibile.

Oltre i due presidenti onorari (io e lui) abbiamo arruolato Anna, un’amabile sciura sulla settantina che si è dimostrata da subito un elemento prezioso per la squadra. Anna indossa cuffie anni ’50 (di quelle con i fiori in rilievo), orecchini di perle che non toglie mai (me lo ha confidato lei) e pratica lo stile rana prima del trapasso in maniera del tutto impeccabile. Ci dà molte soddisfazioni, devo dirlo.

Quarto elemento della squadretta, anche se lui ancora non lo sa, è un giovane cinese che per comodità chiameremo Hu (qui per le spiegazioni). Hu si presenta in piscina dotato delle migliori intenzioni. Si dispone a bordo vasca dove esegue gli esercizi di stretching con grande cura (tanto per la cronaca Anna ed io, ad esempio, entriamo in piscina senza alcun riscaldamento, passando poi i successivi dieci minuti sulle punte dei piedi, tremando come le foglie, prima di immergerci completamente).

Terminati gli esercizi di stretching, Hu discende la scaletta con estremo rigore, focalizza l’obiettivo a fine vasca, una possente spinta con i piedi e… oh mamma, pare che affoghi! E invece è il suo stile. No, la prima volta che l’ho visto volevo chiamare il bagnino, credevo stesse male.

Hu nuota in maniera chiassosa e scomposta, solleva ettolitri d’acqua e ci mette un tempo indicibile ad ultimare la vasca. Morale, l’elemento perfetto per unirsi al club! Lo arruoleremo al più presto.

E poichè mi piace pensare in grande ho intenzione di farci intestare una corsia. Potrebbero metterci un logo per distinguerla dalle altre (ma soprattutto dall’odiosa corsia in cui campeggia la scritta “nuoto veloce” che ci trovi quelli che fanno avanti e indietro come dei forsennati manco c’avessero un Freccia Rossa nel… va bè, oppure quelli che si cimentano in stili che credevo appartenessero solo alla tradizione popolare, tipo farfalla. O delfino. No dico, c’è gente che lo fa davvero).

Comunque, ho già in mente il nostro logo: una lumachina sul trampolino che si lascia la casetta alle spalle e indossato il costume si tuffa in acqua. Carino, no?

Ecco poi vorrei istituire dei gruppi di ascolto in cui ritrovarsi settimanalmente a raccontarci i nostri viaggi mentali, mentre pratichiamo lo slow swim. Inneggiando “swim slow, think fast” entreremo ognuno nelle concatenazioni di pensiero altrui (tipo qui, per esempio). Non miglioreranno le nostre performance in piscina (per quelle temo non ci siano speranze) ma, come si dice, se non puoi uscire dal tunnel, arredalo. No? Ecco, noi praticamente faremo così!

Che poi diciamocelo, va tanto di moda la filosofia che incoraggia uno stile di vita più rilassato e allora noi aderiamo così.

Nota per il Gentile Lettore: Gentile Lettore, so che il pensiero di me che perdo tempo a disegnare e colorare il logo di cui sopra, nonchè il pensiero di me che accendo il pc per scrivere (intenzionalmente) un post come questo, potrebbe forse inquietarti. Ecco, volevo dire che hai ragione. Inquieta anche me!

6 comments to Swim Slow, Think Fast

  • Mamma avvocato  says:

    Io sono una di quelle della corsia nuoto veloce, che se trovassi uno del vostro gruppo in mezzo, anzi, lo trovo sempre, passerebbe il tempo a superarvi sbuffando perché fate perdere tempo e ritmo…non perché voglia a tutti i costi andare veloce, ma perché devo far fruttare l’ora d’aria scarsa concessa da nano e marito!
    Però bella l’idea, sarebbe perfetto dividere le corsie per velocità, così da rispettare i propri ritmi senza infastidire nessuno!

  • robedamamma  says:

    Ah ah, no ma noi lo sappiamo eh, che sfiniamo la gente e infatti chiediamo soltanto un corsia, anche mezza veramente ci basterebbe, dove praticare il nostro nuovo stile di vita! baci (e comunque, c’avete ragione, non ci sopportiamo manco noi quanto siamo lenti!) 😉

  • biancume  says:

    invece c’è sempre bisogno di sana e irrinunciabile leggerezza 😀

    • robedamamma  says:

      Ma sai che hai proprio ragione? Viva la leggerezza e abbasso la pesantezza! Un abbraccio Bianca!

  • Marta  says:

    Anche io sono da nuoto veloce, ma il delfino non lo faccio! Lo stile di Hu, però, m’ispira un sacco .. chissà che non diventi una nuova disciplina davvero!

    • robedamamma  says:

      Dovresti vederlo Hu, è piuttosto inimitabile. E comunque a me fa molta meno impressione lui di quelli che fanno delfino! Baci baci

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