Le domande dei marmocchi: la faccenda si complica
E io dov’ero? Perché non c’ero? Cosa stavo facendo?
Un fiorino.
Ogni volta che guardiamo le foto o il filmino del matrimonio è sempre la stessa cosa. Finisce che ci stende di domande rimanendo sempre alquanto perplessa dalle risposte.
Vuoi per la febbre alta che induceva il delirio verbale peggio del solito, vuoi che i quattrenni di oggi c’hanno più domande dei quindicenni di ieri, ma questo week end, sequestrati in casa dall’influenza, la faccenda s’è fatta complicata.
Eri nei pensieri della mamma e del papà!
Già, ma che vuol dire? C’ha ragione se poi fa la faccia basita e t’infila altri dieci perché di seguito. Che poi fondamentalmente si riconducono ad un unico quesito: perché avevate una vita (piuttosto divertente per di più) prima di avere me?
Inconcepibile, nevvero?
E non puoi nemmeno tirare una risposta a caso, eh. Perché due settimane dopo, in maniera perfettamente pertinente, te la spiattella in faccia specificando: l’hai detto tu! Meglio se in pubblico, s’intende.
La Marmocchia cresce a vista d’occhio. Fino a ieri a tavola si parlava della giornata all’asilo, cercando di ricomporre il puzzle delle parole che buttava qui e là, per farne un pensiero compiuto. Ora invece sei lì che addenti un raviolo e lei Mamma, ma io sposerò un maschio o una femmina?
Chiedo l’aiuto del pubblico, compro una vocale e giro pure la ruota. Meglio ancora: mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
Perché la mamma e il papà di G. vivono in due case diverse? Cosa fa Gesù Bambino dopo Natale? Perché M. ha una maestra solo per lei?
Consapevoli che le risposte potrebbero influenzare il suo pensiero in maniera piuttosto pesante, rispondere ai perché dei marmocchi risulta talvolta davvero complicato.
E voi come vi comportate a riguardo? Vi appellate al buon senso, leggete manuali specifici, rispondete “chiedi a tuo padre“, consultate internet o vi date alla macchia?
In cambio della risposta al quesito vi regalo due neologismi marmocchi inseriti di fresco nel dizionario che trovate qui:
Brrrr, oggi si brivida (voce del verbo brividare)
Mamma, ti amoro (voce del verbo amorare).
Domani è mercoledì e si parla di libri. Per l’occasione vi racconto cosa ho letto a Gennaio e vi anticipo che è stato un mese davvero moooolto interessante.
Giovedì, invece, su Robedamamma (e in moltissimi altri blog che troverete tutti linkati sull’apposita pagina di Mammafelice)… cucineremo. Lo so lo so, non guardate me che sto ai fornelli come Crudelia De Mon al Wwf, ma ho deciso di partecipare a Liberiamo una ricetta e vedrete che saprò stupirvi. E se volete liberare anche voi una ricetta, perché diventi patrimonio di tutti, trovate tutte le info sulla pagina Facebook dedicata all’evento e su Mammafelice.it.
le domande dei bambini sono spesso disarmanti….quando sono in seria difficoltà con la risposta io le rigiro la domanda”non saprei…tu che dici … perchè?”. Le risposte sono spesso spassosissime 🙂
Geniale!! Mi piace molto l’idea! 🙂
Le domande dei bambini sono imprevedibili e fantasiose e a volte davvero difficili, nel senso che non siamo in grado di dare una risposta “vera”. Penso che la cosa importante sia sempre rispondere e anche trasmettere il concetto che fare domande è davvero una cosa importante. La questione secondo me va anche guardata in prospettiva, se noi trasmettiamo forte e chiaro che fare domande è lecito e importante, possiamo sperare di crescere persone che continueranno a farne e a farsene, e non mi sembra cosa da poco 🙂
È vero Flavia! Su questo sono molto attenta anche io. Poi magari m’incarto nelle risposte ma cerco di non stroncare la sua curiosità nel chiedere! Grazie della visita!
Ciao!!!
E’ proprio vero, a volte le domande spiazzano, perchè le risposte richiederebbero un trattato di filosofia da 1000 pagine!!!
Te lo immagini il teppista alle prese con le domande sull’arrivo “misterioso” del fratello??? A volte le risposte non le so nemmeno, a volte vorrei baipassarle: “Mamma, come ha fatto a entrare il fratellino nella pancia?” ma la più bella è “Come fa ad uscire?”
Oppure “mamma, perchè mi dici che sono grande e non posso guidare la macchina? “.
Anch’io mi rendo conto che sta diventando grande e che il dialogo e le mie risposte influenzeranno la sua percezione del mondo!!!! Aiuto!!!!!!!!!!!
Spesso per le risposte mi arrampico alla mia fantasia e gli racconto una favola inventata al momento…per ora sembra funzionare!!!!!!!
Un abbraccio…..
Ah caspita se me lo vedo alle prese con questo nuovo (meraviglioso) evento! Vi abbraccio (mi mancate!)
First è proprio geloso del fatto che lui non c’era quest’anno per i 10 anni di matrimonio ho pensato che vorrei fare tipo una benedizione, così non rompe più 😉
Ah ah, ottima idea!! Certo che però per loro è proprio dura da mandar giù eh? Baci 🙂
[…] quando si parla del nostro matrimonio va bene. Tanto ormai ha visto il filmino di nozze talmente tante volte che è un po’ come se ci fosse stata anche lei quel […]