Quelli che dici bachata e…

E ormai ci abbiamo preso gusto. Eravamo titubanti, è vero. Immaginavamo entrambe scenari apocalittici (chè io c’ho la fobia dei bagni pubblici e lei di ogni tipo di sanitario che non sia stato precedentemente sterilizzato con il lanciafiamme e risigillato).

E invece questi week end in campeggio ci stanno aprendo la mente a nuove esperienze di vita, siano queste mangiare all’aria aperta con la natura che fa da spettatrice, condividere il bagno con gli sconosciuti, dormire con fauna varia che discute lì di fuori o lanciarsi in un mini corso di bachata tutto in una sera.

È bello. E dà un senso di libertà che non vi so spiegare.

E ci sono state passeggiate lungo lago, bagni e giochi in acqua interminabili, gustosissime grigliate (in cui il Ninnatore ha tirato fuori il suo lato “uomo-primitivo”, la nana il suo lato “t’aiuto-io-papà-non-ti-preoccupare-faccio-un-attimo-due-bolle-di-sapone-e-vengo”, e io il mio lato “mi hanno appena chiamata per risolvere un’emergenza”). Che poi diciamocelo, il bello delle grigliate sta nella scofanata finale mica nello sbattimento iniziale.

E poi c’è stato il ballo.

Ecco, il ballo.

Ve l’ho detto che sono cresciuta a pane e hip hop? E che il latino americano fino a poco fa mi causava eritemi diffusi misti a reazioni allergiche gravissime? Bene, mia figlia sabato sera ha voluto fare il corso di bachata. E fa nulla che nella mia scala personale di principi inviolabile il “non ballerai il latino americano mai e poi mai” sta al primo posto, perchè lei voleva ballare, e ballo è stato.

E dovevate vederci, eh. Io che incespicavo ogni tre passi, lei che mi pestava i piedi e continuava a ripetere “voglio ballare con Sabrina, voglio ballare con Sabrinaaaaa“. Ove Sabrina era la pluriaccessoriata e molto ben equipaggiata insegnante di bachata. “Lo so tesoro, anche papà ci vorrebbe ballare!”. E d’altra parte, come dargli torto.

E passo passo passo step e… passo passo passo giro e… fermateli. Vi prego!

Poi il mini corso di bachata tutto in una sera finisce. Lei, indignata, lascia la pista con quella camminata un po’ accigliata che le riesce ben sin dagli undici mesi di vita.

“Allora amore, ti è piaciuto ballare la bachata?”

“Per niente!”

“E perchè?”

“Ma se non ci siamo nemmeno… baciate!”

E giustamente, che le volete dire!

2 comments to Quelli che dici bachata e…

  • angela mammasuperabile  says:

    ahahahahahahah
    anch’io militante nell’hip hop per anni rifuggo i latiniamericani… per fortuna ho un maschio che al massimo con sabrina voleva fare altro!

  • robedamamma  says:

    maddai davvero?? viva viva l’hip hop! ah ah, tuo figlio ha pienamente ragione!! 😉

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