Che gli leggo al pupo? Due libri speciali
Devo dire che le ultime incursioni nella Biblioteca marmocchia di Paesello sono state particolarmente fortunate. Oggi vi parlo di due libri che ci hanno davvero conquistate.
- La mia famiglia di Pierre Coran illustrato da Marie-José Sacré
“Questa è la mia bisnonna Augusta. Ha già ottant’anni e i capelli tutti bianchi. Ha perso il mio bisnonno, ma le sono rimasti un dente, un orso e due foche ammaestrate.” Inizia così la storia di Anneli, una bambina che viene da un paese molto lontano dove non ha una famiglia che si possa prendere cura di lei. E poi trova Nadia e Riccardo, i suoi genitori adottivi, e con loro zii, cugini, nonni e persino bisnonni.
Questa qui sopra è Anneli. Imparate a conoscere la sua famiglia e divertitevi a ricostruire (e magari disegnare) con il vostro marmocchio l’albero genealogico di famiglia. Ne verranno fuori delle belle!
- Qualcos’altro di Kathryn Cave – Chris Riddell
Sapete quando si dice “questa è una storia speciale”? Ecco, questa è davvero una storia speciale. Una storia che parla dei diversi (ma poi diversi per chi?). E parla di amicizia, di solidarietà e di come unendo le diversità si possa sconfiggere la solitudine. Entrate, sfogliate, leggete. E non potrete fare a meno di innamorarvi di Qualcos’Altro e del suo amico Qualcosa. Che sono esserini strampalati sì, è vero, ma mai come ai loro occhi posssa esserlo un cucciolo d’uomo. Eppure lo accolgono, senza fiatare, perchè a casa di Qualcos’altro sono tutti benvenuti, qualunque siano le loro sembianze.
Due libri meravigliosi, soprattutto il secondo che è stato premiato dall’Unesco. Peccato che non sia più in commercio!
Sì, hai ragione, esiste putroppo in commercio solo nella versione inglese (su ibs). La nostra è una copia abbastanza lisa, presa in prestito in biblioteca. Mi chiedo come possa sparire un libro tanto bello, delicato e profondo…
Grazie della visita, a presto
Ma che belli questi libri 🙂
Mi ero persa la segnalazione, mannaggia… Ora sono curiosa di leggerli, in particolare “Qualcos’altro”.
Però vedo tempi cupi… è una frase che si dice sempre, ma certe volte è vero.
Ti segnalo una notizia che ho visto oggi in rete a proposito di libri per bambini che spariscono:
http://www.cadoinpiedi.it/2012/02/11/lega_al_bando_il_libro_delle_mamme_lesbiche.html
Non so niente di bambini e dei loro bisogni, e questi argomenti mi fanno venire non pochi dubbi, ma sono sicura che farli crescere nascondendo o distorcendo la realtà non può essere un bene per loro.
Ciao Micky, grazie a te della segnalazione. Ho letto l’articolo. Non conosco il ibro perciò non so dire in che termini venga affrontato l’argomento. In generale però sono d’accordo con te: nascondere la verità non è mai un bene. I bambini sono solo anagraficamente più giovani degli adulti, questo non vuol dire che non possano capire le “cose” della vita. (Anzi, per la verità, a far un raffronto con molti adulti che conosco tanti bambini risulterebbero più perspicaci). Le situazioni vanno spiegate perchè loro possano comprenderle e non crearsi paure o pregiudizi inutili. Questo vale anche per le situazioni “scomode”. Ecco, poi come farlo è forse il compito più difficile che noi adulti (tutti, genitori e non) abbiamo… però a pensarci bene può essere davvero un gran bel compito!