“Ohi mama!” – e altri sviluppi del linguaggio marmocchio
Non so chi stia frequentando ultimamente la Marmocchia, ma da qualche tempo le è preso questo accento latino americano che in realtà mi sta un po’ impensierendo.
Che al nido si sia trovata una cricca di narcotrafficanti portoricani e per non far saltare la copertura abbia assunto il loro accento?
Fatto sta che mentre gioca (e peggio ancora quando siamo per strada) se ne esce con il suo “Ohi mama“, inducendo (tanto per fare un esempio) il cassiere dell’iper a passarmi il lettore del bancomat scandendo D I G I T A R E P I N P R E G O nel timore che io non lo “intienda“. E mi aspetto che prima o poi mi saluti con un “hola chica!“, a cui sinceramente non saprei come rispondere.
Lo sviluppo del linguaggio marmocchio ha però anche dei piacevolissimi risvolti. Primo fra tutti il “ti voljio bene” (pronunciato alla polacca) e il “cosa ci possiamo fare” (nella versione “coza zi pozziamo fale“) accompagnato dal gesticolare tipico di una Desperate Housewife, che trovo infinitamente carino.
Il rovescio della medaglia è che la sicurezza verbale acquisita, sebbene ancora connotata da un’accozzaglia di accenti diversi, la fa sentire autorizzata ad intromettersi nei discorsi altrui intervenendo a sproposito. O, ancora peggio, a redarguire per strada chi ricorre al turpiloquio suggerendogli “Mannaggia! Si dize mannaggia“. Che poi per strada ti capitano due energumeni di un metro e novanta l’uno, con una scarsa propensione verso i bambini (e più in generale verso gli esseri umani). E finisci per dartela con la Marmocchia sotto l’ascella.
E mentre lei si lascia andare ad un contrariato “Sì-ba-bé-ciao-Peppe” (equivalente di “buonanotte al secchio”), ricordi con un pizzico di nostalgia i tempi in cui la nana era un esserino cicciottello e bavoso che si esprimeva esclusivamente a “ba-ba” e “pu-pu”, rendendoti la vita immensamente più facile.
…ma con l’aria d’angioletto che si ritrova come si può non sorridere/ridere e lasciarla fare???? Un bacio babba mia è pacesco (è pazzesco detto da me all’età di due anni… ;o))
Ah ah ah, e Pincicessa?? Sbaglio o eri tu che dicevi così? 😉
hahahahahahaha che spasso! 😀 😀
M’è sempre più simpatica… 😀
Ciao!!!!!!!!!!
Non me ne parlare…..a volte quando sono in giro con il teppista mi vorrei nascondere.
Ti racconto l’ultimo episodio che mi ha fatto morire.
Casa della nonna. La cara nonnina raccoglie dal pavimento una briciola e chiede al dolce teppista.: “Amore dove lo metto questo?” E il dolce teppista risponde:” Nonna, secondo te????????”
Oppure quando parla al telefono e si stufa dice “Si cia cia cia….per dire “Dai che vado, non scassare”
Mi uccide….ma vedo che anche la marmocchia non scherza…..
E’semplicemente spassosa!!!!!
Baci
@ Manu: fenomenale il teppista, troppo simpatico!!