Robedamamma – capitolo 6
Guardare le altre bambine agitare al vento i loro boccoli biondi alla Shirley Temple, sfilare aggraziate con le loro mamme, rigorosamente tenute per mano, e rispondere, solo se interrogate, con gorgheggi e cinguettii delicati.
La parola che meglio le definisce è leggiadria. Se fossero animali sarebbero gazzelle.
La mia c’ha i capelli a Play Mobile (quelli che la sera li togli e li riponi sul comodino), la grazia non sa manco dove sta di casa e il concetto di dare la mano per strada le pare pressoché inconcepibile.
Parla costantemente, soprattutto se non interrogata, quasi sempre a sproposito e con accento variabile (dal pugliese al russo con tutte le sfumature del caso).
La parola che meglio la definisce è “polpetta”. Se fosse un animale sarebbe Happy Hippo, l’ippopotamo della Kinder.
Andare in giro con la Marmocchia e rispondere “No, non è un maschietto” e “Sì, ne sono proprio sicura“.
Ascoltare al parco i nomi composti e altisonanti degli altri bambini, chiamati con benevolenza dai loro genitori: Pier Giacomo, Francesco Pio, Maria Grazia!
La mia ha un nome singolo di sette lettere, ma il più delle volte ne uso solo tre per fermarla prima che sia troppo tardi. Nel mio tono di voce la benevolenza viene giusto dopo la frustrazione, la disperazione e il panico.
Se avesse un secondo nome sarebbe “Mannaggia-a-te”, ma all’anagrafe, per ora, non mi è sembrato il caso di comunicarlo.
Spiegare alla Marmocchia che come primo tentativo di approccio con un nano coetaneo provare subito il bacio sulle labbra è abbastanza azzardato.
Specificare che come secondo tentativo cercare di corromperlo con i Ray Ban della mamma è forse anche peggio.
Ma soprattutto, e in maniera inderogabile, togliersi le calze e proporre “Zi puliamo i piedi?“… è davvero, davvero inqualificabile.
sto piangendo dal ridere!!! Ma questa bimba da dove arriva?????? ;o)
Me lo chiedo pure io! E guarda se non fossi sicura di essere stata lì anche io il giorno del parto, avrei seri dubbi sul nostro legame di parentela!
Ciao danyyyyyy
Ogni volta che leggo i tuoi scritti rido come una matta!!! Sei fantastica!
;-)) Simo, che vuoi farci almeno sdrammatizziamo un po’ che ci vuole! Baciii
Sei troppo un mito!!!!!!!!!!!!!!!
tre l’ho detto che in ospedale gli hanno dato qualcosa….Il teppista…oltre a non dare la mano neanche sotto tortura (senza passeggiono da dicembre….te lo spiego!!!!!) quando incontra qualcuno davanti a lui, che sia bambino, adulto o anziano…gli dice con tono saccente “Ti sposti, devo passare!” io mi scuso sempre gentilmente ma……
Baci
manu
Nooo manuuuu confermo: gli hanno dato qualcosa!! La Marmocchia arriva al parco e grida “bambini via, devo salire io sullo scivolo”!!
Ma si può??
:-)))
x Manuela: senti questa e consolati… All’epoca avevo un negozio, mio figlio era un nanetto che appena parlava. Un giorno, esasperato da una signora che continuava a provare montagne di scarpe senza comprarne nessuna, ha preso la rincorsa, le ha assestato un calcio sulla tibia, ha messo miniacciosamente le manine sui fianchi e le ha detto “te ne vai o no?”. Da sprofondare! (ma anche da mangiare di baci) Ora é un ragazzone di 20 anni, accidenti… Ragazze godetevi i vostri marmocchi, non sapete come vi invidiamo noi mamme “agées”…
x Vale: Sei troppo simpatica, i tuoi post mi divertono moltissimo! Un bacione alla piccoletta
Aleee! che mito tuo figlio! Ora ha 20 anni… e a calci sulle tibie come andiamo? tanto per capire se poi migliorano o mi devo preparare al peggio!!
:-))
HAHAHAHA “zi puliamo i piedi” è da primato! 😀
Oddio che spasso… 😀
senti, ma meno male che tua figlia non è una bambolina di zucchero che mi stanno sulle @@ da morire!
Tesoro… crescerà una personcina libera e col cervello, grazie al cielo.
E la mamma del bambino che mi guardava male? Manco gli avesse proposto di fare una rapina a mano armata! E daje un po’ di ironia! Concordo con te, abbasso le bamboline e evviva le maranza come mia figlia!!