Pomeriggi alternativi
È che il tempo oggi era pessimo. È che tutto il giorno in casa, nella penombra e con il solo incessante rumore della pioggia, la noia e la depressione erano in agguato. È che io sono curiosa, oltre che un’inguaribile ottimista…
E così Marmocchia da una parte, ombrello, borsa e Ciccio dall’altra, sono partita alla scoperta di uno spazio gioco di nuova apertura. La cartina parlava chiaro: al ristorante svoltare a sinistra e poi entrare in una via senza nome nel bel mezzo del niente.
Bene, svoltato al ristorante a sinistra, la Marmocchia ed io ci siamo davvero ritrovate nel nulla: la steppa. E con la pioggia, il cielo scuro, nel bel mezzo del niente, ho pensato: “lo sapevo, ora arriva il Mastino dei Baskerville e ci si magna a tutt’e due!”.
Al di là della steppa vedo delle luci. Un tizio è fermo davanti ad un’officina e parla con fare losco con uno che sembra essere uscito di galera l’altro ieri.
Abbasso il finestrino perchè voglio chiedere informazioni (e perchè sono fondamentalmente incosciente): “Ahem, sto cercando uno spazio gioco”.
Sguardi allibiti.
“U-una specie di ludoteca..”.
Silenzio agghiacciante.
“Per far giocare i bambini. Sapete “i bambini”? Quegli esserini fatti come quella seduta qui dietro…”
Si guardano. Il meccanico ha una folgorazione: “Ah sì! Una volta ho visto entrare un bambino nel portone lì in fondo”.
Annuisco e ringrazio senza indagare se poi lo abbia visto anche uscire. Sono dettagli.
Parcheggiamo (nella brughiera) e scendiamo (guardandoci le spalle).
In effetti un portone c’è, anche se sembra più l’ingresso di una fonderia.
Ci aprono. Al primo sguardo penso che sì, deve essere proprio una fonderia.
Ci accoglie (e badate che nel dire “accoglie” tiro fuori la parte di me di più ampie vedute) un’energumena di tre metri per tre.
“Sa-saremo qui per giocare” dico, e subito dopo vorrei aggiungere “ma ora che ci penso: anche no, grazie!”.
Sto per darmela quando l’armadio a quattro ante mi si para davanti: “Un’ora 5 euro, tre ore 8 euro, ma oggi è mercoledì perciò si paga la metà!” e mi schiaffa in mano un listino prezzi con tanto di macchia di unto di focaccia in bella vista.
“Che culo!” vorrei rispondere ma non trovo la voce “ironia” nel listino, così lascio perdere.
“L’area per i piccoli è di sopra” e sparisce.
Ora, vi dirò che non è tanto per il posto sperduto, per le sembianze da fabbrica dismessa e nemmeno per l’odore di smog misto rifiuto tossico.
È che l’area per i piccoli si trova in cima ad una scalinata di ferro e il recinto non è nemmeno chiuso (ergo i nani possono decidere di fare “banzai” giù dalle scale senza avvertire nessuno). Le condizioni igieniche sono a rischio tetano e l’intera area è disseminata di tubi e prese elettriche a vista.
Riassunto: pericoloso, sporco e trasandato (che per uno spazio bimbi appena aperto non è male).
Unico 10 e lode la mini cucina con microonde e frigorifero vera passione marmocchia.
Intanto il rumore di fabbrica (prodotto dalle pale per la ventilazione) mi ha già procurato un bel mal di testa. Ovviamente la Marmocchia si diverte un mondo, soprattutto a lanciarsi nella vasca delle palline abbracciata ad una bambola con i capelli fucsia e un occhio solo (no comment please).
E alla fine sentenzia: “quetto Zocomondo* è bellizzimo!”
Va bene, io lo boccio, lei lo promuove. Ma alla vista di Gaetano** entrambe decidiamo che è ora di andare!
** Questo è Gaetano, simpatico compagno del nostro pomeriggio alternativo. Abbarbicato su una colonna della cucinetta, sorvegliava le attività ludiche.
* Zocomondo= è il mitico, insostituibile spazio gioco che frequentiamo regolarmente e che non tradiremo mai più! Linko il sito perchè è un posto davvero, davvero fantastico.
mi verrebe da dire chi lasci la strada vecchia per la nuova……ma la verità è che sono cose che succedono anche se non dovrebbero!
mi fa piacere sapervi a casa sane e salve!
Hai ragione! Salve per un pelo! ;-))
Vale sei sicura che Gaetagno il Ragno non fosse invece Giudecca la Zecca??
In effetti… Aiutooooo!!
[…] Oggi vi parlo di Giocomondo, uno spazio gioco (uno dei pochi a Milano) che ha conservato il significato più profondo di ludoteca, ovvero il locale che raccoglie giochi e giocattoli per l’intrattenimento di bambini e ragazzi (def.). Senza per questo dover comprendere tappeti elastici, gonfiabili monumentali, scivoli che ti sputano fuori a velocità supersonica o spazi appositi per i più piccoli a ridosso di una scalinata dalla quale possono comodamente tuffarsi in triplo carpiato senza avvertire nessuno (ecco, ne parlavamo ad esempio qui). […]