Welcome to the “scuolina” (forse)

Avete presente “Le 12 fatiche di Asterix“? È un film d’animazione ambientato in Gallia (ma lo avrebbero potuto  di certo girare in Italia, in una delle sedi INPS magari).
Comunque, una delle “fatiche” porta Asterix ed il fedele Obelix in un palazzo dell’amministrazione pubblica (chiamato “la casa che rende folli” tanto per capirci) in cui devono semplicemente ottenere un “lasciapassare”. I poverini vengono ovviamente rimbalzati da uno sportello all’altro, da un piano all’altro fino a rischiare l’esaurimento nervoso.

Bene, come mai vi dico questo? Perché oggi era il primo giorno utile per confermare l’iscrizione della Marmocchia alla scuola materna…

Come indicato telefonicamente dall’addetta alle iscrizioni, e munita di Marmocchia, mi sono recata nella fascia oraria stabilita (tutti i giorni, entro il 18 marzo, week end escluso, dalle 9 alle 16) alla sede della scuola materna di via A. nel nostro Paesello. Quella che sarà la “Scuolina” della Marmocchia a partire da settembre.

Il cancello è chiuso. Ricontrollo giorno e orario. Entrambi giusti. Va bene citofoniamo. Meno di tre secondi dopo esce da una porticina chiaramente a dimensione nano una donnina poco più alta della porticina, corredata di baffo, occhio strabico e dente mancante.

“Ssssssssssssssshhhhhhh” ci urla da dietro alle sbarre e ci punta contro l’occhio sbilenco.

Siamo qui per confermare l’iscrizione alla scuola materna”, dico fiera.

Embeh, avete sbagliato. Mica dovete venire a dirlo a noi!”

“Opperbacco”, penso, e chiedo alla donnina dove altro dovrei recarmi.

Dipende. Siete di Paesello – Paesello o…”.

Certo siamo proprio di Paesello centro”. E d’altra parte, viste le dimensioni di Paesello, non è che ci si possa sbagliare.

Allora dovete andare alla scuola elementare di via B”.

Ma come elementare? Mia figlia ha due anni!”

Embeh, glielo dovete dire a loro mica a me. Tutti i giorni entro il 18 marzo, tranne il week end, venerdì 11 e giovedì 17”.

E se ne va, portandosi via baffo, dente mancante e occhio sbilenco a cui, devo dire la verità, mi sono già un bel po’ affezionata.

Va bene, armate delle migliori attenzioni ci rechiamo alla scuola elementare di via B.

Qui il cancello è aperto, niente nanne in corso. In compenso un’orda di nanetti urlanti sta giocando in palestra. La bidella sembra ben disposta verso il genere umano, almeno più della precedente (non che ci volesse molto).

Buongiorno, siamo qui per confermare l’iscrizione alla scuola materna di Paesello”.

Molto bene” risponde lei incoraggiante, mentre si spupazza la Marmocchia e lo fa così bene che per un attimo sono tentata di allungarle una mazzetta per venire via con noi.

Bene, dove devo firmare?”.

Un attimo, voi siete di Paesello – Paesello o…”

 (Aridaje)

“Sì, certo. Siamo di Paesello – Paesello, capirà saremo sì e no 30 mila anime, non è che si scappa…” rispondo.

Allora dovete recarvi alla scuola media di via C. Tutti i giorni entro il 18 marzo, tranne il week end, venerdì 11, giovedì 17 e venerdì 18!”

Acc! Le restrizioni si fanno più dure, ma ce la possiamo ancora fare. In fondo oggi è solo il 9 marzo.

Bene, raccolgo Marmocchia e i “600 punti ciliegia” che ci lampeggiano davanti e passiamo al livello successivo.

Arrivo alla scuola media di via C., sollevata dal fatto che il comune di Paesano (di cui Paesello è solo una delle sue piccole frazioni) non abbia né liceo né università. Perciò sono speranzosa che questa sia l’ultima tappa.

Mi accoglie una sgarzolina forse appena diciottenne. Cicca in bocca, unghie viola fluorescenti, piercing al naso e temo che ad altezza ombelico abbia tatuato un serpente a sei teste.

Aehm, siamo qui per confermare l’iscrizione di mia figlia alla scuola materna di Paesello” dico, un po’ titubante.

Spetta, vah

(???)

Entra nello stanzino e afferra la cornetta del telefono. Non sento cosa dice, forse anche perché sono troppo impegnata a seguire gli archi psichedelici compiuti dalle sue unghie nel gesticolare.

E dopo dieci minuti di consulto telefonico mi rivolge l’unica domanda che ormai mi sarei benissimo potuta fare da sola:

“Ma voi siete di Paesello – Paesello o…”

Sbotto.

“Paesello Paesello. Paesello Centro. Paesello City. Insomma non è che c’abbiamo il duomo e il municipio, capirà, è già tanto che abbiamo un panettiere! Praticamente se mi davano il box accanto facevo già parte di un’altra frazione! Voglio dire non è che ho detto Milano, Roma, Tokio o Bruxelles!”

Va beh, non t’aggitare! Allora dovete andare all’altra scuola media, quella di via D. Tutti i giorni entro il 18 marzo, tranne il week end, venerdì 11, giovedì 17, venerdì 18. Ah, e oggi!”.

Che faceva prima a dirmi i giorni buoni…

Iscrizione rimandata dunque, e poichè abbiamo perso le tre vite a disposizione dovremo iniziare di nuovo dal primo livello. Ma contiamo di farcela. In fondo è solo questione di allenamento, credo.

3 comments to Welcome to the “scuolina” (forse)

  • Daniela  says:

    …non ho parole….

  • Paola  says:

    ma non ti conviene chiamare prima il Comune? (va beh che ormai per esclusione hai quasi girato tutte le scuole, ma non si sa mai che alla fine ricevi il bonus per “tornare all’inizio”)!
    Paola

  • robedamamma  says:

    Ah sono stati proprio loro a dirmi di andare alla materna… poi ieri ho richiamato e ci hanno ripensato: forse è meglio andare alle elementari!
    Ma io dico… la Marmocchia sarà mica la prima abitante di Paesello ad andare alla scuolina? Gli altri nani che fanno iniziano direttamente alle medie??

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