L’anno perfetto, ovvero vieni a bloggare con noi
A poche ore dal Natale e pochi giorni dalla conclusione di questo 2010, mi trovo a fare qualche riflessione. È stato un anno faticoso, sì, ma anche ricco di soddisfazioni; un anno di bassi che erano davvero raso terra e di alti a filo paradiso che mi hanno fatto pensare: ma che potrei volere più di così?
E siccome nella vita è molto più facile ricordare i bassi raso terra che gli alti a filo paradiso ho una proposta per tutti voi. Si tratta di descrivere (brevemente, lungamente, con una foto, un disegno, un’espressione o qualsiasi altra cosa vi venga in mente) uno o più momenti di quest’anno che sta per chiudersi e che non vorreste assolutamente dimenticare. Lo scopo è quello di essere sicuri che questo ricordo positivo venga con voi nell’anno nuovo.
Mi piacerebbe poi montare insieme queste scene per ricavarne una sorta di anno perfetto, quello che ognuno di noi avrebbe voluto vivere. Un anno fatto di momenti speciali, belle notizie, traguardi raggiunti, amori trovati (o ritrovati), nascite, vincite, soddisfazioni, attimi magici.
E allora via al gioco, attendo i vostri frammenti di vita e intanto vi lascio il primo dei miei.
Settembre, Kelibia – Tunisia.
Su un dromedario dagli anni imprecisati e l’agilità di una balena spiaggiata, vengono “issati” nell’ordine una mamma, un Ninnatore e un marmocchio, anzi no una marmocchia (eppure sembrava proprio un maschietto). Indossano un tipico copricapo tunisino ma a vederli si capisce subito che non sono di quelle parti. Lei, salita per prima, rischia l’osso del collo un minimo di sei volte nell’arco di pochi secondi ma nel giro di qualche minuto sono tutti sistemati e la carovana parte. Attraverso delle strette stradine sterrate giungono ad una spiaggia di sabbia bianca dove da poco lontano si scorge il riflesso azzurro del mare. Ridono molto, tutti e tre, mentre i ragazzi del posto, che accompagnano la carovana, non fanno altro che fotografare con i loro cellulari la piccola principessa a cavallo (e forse anche i suoi incoscienti e strampalati genitori). È un momento bellissimo, divertente, intenso, quasi poetico. E se non fosse per le gambe dolenti e le pause improvvise del dromedario per assaggiare qualche pianta qui è là, sul quell’animale, pensa lei, ci potrebbero quasi spostare la residenza.
E ora tocca a voi!
il 2010 mi ha dato una delle cose che non immaginavo mi capitasse ancora…
è una delle rivincite che aspettavo per qs anno…
Il 2010..l’anno delle lunghe vacanze..malgrado i pochi soldi per ovvi motivi, mutuo, spese in generale…una macchina rubata..:((che botta)…abbiamo fatto tutto quello che abbiamo voluto, mare e montagna sempre in ottima compagnia degli “amici di merende” di sempre,quelli che sia nei momenti belli che in quelli brutti ci sono!!!e due di loro da qualche mese stanno vivendo una “dolce attesa”!!! Che dire..siamo soddisfatti!!!e ci auguriamo che il 2011 sara’ ancora meglio e speriamo che il nostro desiderio più grande si avveri!!!;)))
Bellissimo Dany! Ecco intendevo proprio questo!
Il momento più bello!!!!!!!!!!
Il mio è ogni mattina!
Quando un teppistello di 2 anni (che ha pensato bene di concludere il suo riposo notturno al calduccio tra due zombi) aperti i suoi grandissimi occhioni mi dice “mamma beglia, Mattia carezza!” Non resisto!!!!!!
E restiamo sotto il piumone a ridere, cantare canzoncine….fare i pazzarelli, una carezza….una coccola.,…
….finchè la fame incalza e il piccolo teppistello inizia “C’aziamo! boglio latte io!”
Questa è la parte che mi piace meno!!!!!
Me lo vedo troppo!!!