About me
E poi un giorno nasci mamma, e scopri che a niente ti è valso leggere l’intera opera letteraria sul sapere marmocchio. Tantomeno essere la prima della classe al corso preparto.
La verità è che convivere con quel fagottino urlante è del tutto diverso da come lo avevi immaginato: niente tramonti romantici a quattr’occhi, niente dolci ninne nanne in grado di sopirlo per più di trenta secondi consecutivi, niente epifanie in cui scoprire che tutto ciò che ti rende felice nella vita sta perfettamente in una tutina taglia zero. Al contrario tutto ciò che ti servirebbe, al momento, starebbe benissimo stampato su un biglietto aereo di sola andata per Kathmandu. E intanto della tua vita precedente rimane solo un vago, e talora nostalgico, ricordo.
Ma non disperare, la nuova versione di te non ha rimpiazzato la precedente, l’ha solo integrata. Ecco, si può dire sia stato solo un piccolo aggiornamento del software che ti ha incredibilmente dotata di una vasta gamma di applicazioni da svolgere naturalmente in multitasking: sono robe da mamma.
Mi chiamo Valeria, ho 34 anni e convivo con una creatura di 3, meglio conosciuta come la Marmocchia, e un creaturo di 33, impiegato di professione, fotografo per passione, Ninnatore per vocazione.
Viviamo in una casetta senza tetto in una città in bianco e nero. E sognamo di trasferirci in un paese a colori, dove il cielo è davvero azzurro, l’erba è davvero verde e le case hanno ancora il tetto.
Nessuno ti può dire come si fa la mamma, che poi, anche se lo facesse, la sua esperienza sarebbe così diversa dalla tua che in ogni caso non servirebbe a nulla. Perciò non lo farò nemmeno io. Mi limiterò a raccontare quello che è per me essere mamma di una Marmocchia impegnativa, con un lavoro da cercare, una casa a cui badare e… un sogno da realizzare.
La mamma si fa per tentativi (quasi sempre sbagliati), con la paura di non essere in grado (e forse non lo si è mai veramente). Ma lo si fa in buona fede e con una carica d’amore di cui forse nemmeno ti credevi capace.
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